Monsignor Ricchiuti (Pax Christi): «Trump o Kamala? In Usa scelta tra guerrafondai»
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«Sappiamo bene che i cattolici americani integralisti, che sono tantissimi, purtroppo stanno dalla parte di Trump. In queste elezioni americane» ci sono come candidati «un guerrafondaio, e un’altra che secondo me è anche lei guerrafondaia. E a me dispiace per l’America che ci ha dato tanto nel passato, anche in figure straordinarie». Lo ha detto monsignor Giovanni Ricchiuti, presidente di Pax Christi Italia, a margine di un incontro a Terlizzi, nel Barese. (La Gazzetta del Mezzogiorno)
Ne parlano anche altri giornali
Nel giorno in cui i cittadini americani sono chiamati a scegliere il loro prossimo presidente, il clima che si respira negli Stati Uniti è quello di una nazione divisa esattamente a metà in cui anche fattori considerati fino a qualche anno fa secondari possono influire sul voto. (il Giornale)
ROMA – Diaspore e comunità afroamericane saranno decisive nei cosiddetti “battleground State”, gli Stati contesi delle elezioni americane, a cominciare da Pennsylvania, Georgia e Michigan: parola di Nneka Stefania Achapu, nata in Nigeria e cresciuta in Italia, responsabile a Washington dell’agenzia di consulenza e comunicazione Asha Strategies. (Dire)
PALM BEACH (FLORIDA). Sono sei i quesiti che possono decidere la corsa per la conquista della Casa Bianca di Usa 2024. (La Stampa)
Due istantanee, due cardinali statunitensi. (QUOTIDIANO NAZIONALE)
Vinse per appena 12.000 voti.Ispanici e latinoamericani sono invece tentati da Donald Trump. Ormai sono quasi il 20% della popolazione, il secondo gruppo etnico più numeroso dopo i "bianchi", e il loro tasso di partecipazione tende ad aumentare. (Tiscali Notizie)
«Onora tuo padre e tua madre». Il quarto comandamento parla chiaro e il cardinale Leo Burke ammonisce gli elettori cattolici americani che si applica anche al dovere morale di andare a votare per il bene comune della porpria patria. (ilmessaggero.it)