Cremlino: aggiornamento dottrina nucleare messaggio all’Occidente. E lancio nuovo missile segnale efficace
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Roma, 24 nov. – Il decreto del presidente russo Vladimir Putin che aggiorna la dottrina nucleare della Russia, va considerato un segnale all’Occidente. L’ha chiarito il portavoce del Cremlino Dmitry Peskov in un’intervista pubblicata oggi dai media russi.“Certamente, non ci possono essere coincidenze qui. C’è una certa coerenza” ha detto Peskov, rispondendo a una domanda sull’aggiornamento della dottrina. (Agenzia askanews)
Se ne è parlato anche su altri giornali
Il piano resta inclinato verso l’abisso e l’umanità rimane a un passo dall’orrore, ma di fronte alle ultime, gravi novità che arrivano dal fronte ucraino, con Mosca che minaccia di usare l’arma atomica, serve un’analisi fredda perché “se i russi avessero voluto farlo in Ucraina l’avrebbero fatto, macchiandosi però di un palese delitto contro l’umanità; mentre se attaccassero nuclearmente la Nato o gli Stati Uniti, dovrebbero tener conto della possibile risposta altrettanto nucleare”. (FIRSTonline)
Il gioco alla Stranamore di “Fine di Mondo” l’ha iniziato pochi giorni fa Vladimir Putin, nato agli inizi degli anni Cinquanta, quando le ceneri di Nagasaki erano ancora calde. Sembra un romanzo strappalacrime e invece è un dossier top secret aperto alla pagina “Evviva la Bomba!” sui tavoli di lavoro dei potenti della Terra. (L'Opinione)
Attacco mattutino contro l’Ucraina: l’aeronautica militare di Kiev ha dichiarato che la regione meridionale di Astrakhan è stata colpita da un missile a lungo raggio da parte della Russia. (Radio Radio)
Tre giorni dopo il minaccioso annuncio (in realtà la ratifica di un altro vecchio di mesi) di una nuova «dottrina militare» che faciliterà l'impiego di armi atomiche, ecco il lancio sulla sciagurata città ucraina di Dnipro di un nuovo missile balistico russo «non intercettabile» in grado di portare, se solo lo Zar lo ordinasse, anche testate nucleari. (il Giornale)
Mirko Molteni 21 novembre 2024 (Liberoquotidiano.it)
La Russia continua sulla strada dell’escalation, solo verbalmente al momento. Il dispaccio domenicale di Dmitry Medvedev è zeppo di minacce verso l’Europa, gli Stati Uniti e, ovviamente, l’Ucraina. Il vicecapo del Consiglio di sicurezza di Mosca si sofferma sul lancio del missile ipersonico Oreshnik, che può supportare testate nucleari. (Open)