Liste di attesa, c'è il via libera: ambulatori aperti la sera, più medici e visite anche nei weekend. Cosa cambia, tutte le nuove regole
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Sanità, via libera della Camera al decreto liste d'attesa. Il testo, in seconda lettura a Montecitorio, è stato approvato con 171 sì e 122 no, ed è legge. Prevede, tra l'altro, l'istituzione presso l'Agenas di una piattaforma nazionale per le liste d'attesa per monitorare i tempi di erogazione delle prestazioni. Viene dunque istituita, presso l'Agenzia nazionale per i servizi sanitari regionali (Agenas) la Piattaforma nazionale per le liste d'attesa di cui si avvale il ministero della Salute per conoscere i tempi di attesa delle prestazioni, Regione per Regione. (corriereadriatico.it)
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Legge anti liste d’attesa, Amich e Riboldi (Fratelli d’Italia): “Governo Meloni indica la strada per una svolta” “Quello raggiunto oggi è un importante risultato che dimostra la coerenza e la concretezza di questo Governo. (Radio Gold)
Il documento evidenzia che, nonostante le misure proposte nel Decreto-Legge e nel Disegno di Legge, il potenziale del digitale in sanità non è ancora stato pienamente valorizzato. (LA STAMPA Finanza)
Roma, 24 lug – “Le dichiarazioni del Ministro Schillaci che sono seguite all’approvazione definitiva del decreto liste di attesa suonano come la stanca e rituale ripetizione di un ritornello che abbiamo già sentito innumerevoli volte. (Fp Cgil)
“Gran parte delle misure – ha sottolineato il deputato forzista – sono state invocate da tempo da tutti i gruppi parlamentari ed era giusto intervenire con lo strumento d’emergenza del decreto. (Cagliaripad.it)
Lo faremo nel nome di chi ha pensato a un sistema universalistico, di donne come Tina Anselmi”, ha affermato la segretaria del Pd Schlein alla Camera nel corso delle dichiarazioni di voto sul decreto liste d’attesa. (ilmessaggero.it)
“Voi non avete fatto nulla per un anno e mezzo e poi avete tirato fuori questo decreto vuoto, questo decreto fuffa a 4 giorni dalle europee. Ma chi pensate di prendere in giro? Non si possono accorciare le liste di attesa senza metterci un euro e senza assumere personale”. (la Repubblica)