Erdogan: pronto a marciare contro le Ypg in Siria
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La delegazione del partito turco di sinistra Dem, che a fine dicembre ha fatto visita al fondatore del Pkk Abdullah Ocalan in carcere, ha incontrato ieri alti rappresentanti del partito di governo Akp. Un ulteriore passo verso un dialogo difficile ma necessario alla questione curda. Nelle stesse ore il presidente turco (e leader dell’Akp) Erdogan ha alimentato i timori nel nord est della Siria e nella sua Amministrazione autonoma che al Pkk si ispira: sono pronto, dice, a intervenire per prevenire la disintegrazione della Siria. (il manifesto)
Su altre testate
Ibrahim ha guidato per quattro ore da Damasco: “È incredibile, tesoro – dice al telefono con la moglie -. Questa è un’altra Siria!”. (Il Fatto Quotidiano)
Il presidente turco Recep Tayyip Erdogan ha dichiarato che la fine dei militanti curdi in Siria si avvicina sempre di più, aggiungendo che non c'è spazio per il terrorismo nel futuro della Siria dopo la destituzione di Bashar al-Assad lo scorso mese. (la Repubblica)
Donne rigorosamente col capo coperto, programmi scolastici condizionati dall’Islam, un monumento in centro tappezzato di slogan per la «liberazione» di Gerusalemme, ma soprattutto ovunque i segni dell’influenza turca: occorre venire a Idlib per indagare le radici e la politica del nuovo potere in Siria (Corriere della Sera)
"Non permetteremo la disintegrazione della Siria o la distruzione della sua struttura unitaria. Se vedremo un rischio in questo senso, prenderemo rapidamente le misure necessarie". (Tuttosport)
Quale ruolo possono avere le forze di sinistra nella realtà mediorientale ormai dominata da poteri fondamentalisti e da un neocolonialismo che vede in azione potenze regionali e globali? Lo chiediamo a Kemal Okuyan, segretario generale del Partito comunista di Turchia (Türkiye Komünist Partisi, Tkp), dopo che di fronte ai droni delle colonne guidate da Hay’at Tahrir al-Sham (Hts) l’esercito siriano si è dissolto, stremato da 13 anni di guerra e sanzioni, con soldati di leva mal equipaggiati, perfino malnutriti. (il manifesto)
Lo chiediamo a Kemal Okuyan, segretario generale del Partito comunista di Turchia (Türkiye Komünist Partisi, Tkp), dopo che di fronte ai droni delle colonne guidate da Hay’at Tahrir al-Sham (Hts) l’esercito siriano si è dissolto, stremato da 13 anni di guerra e sanzioni, con soldati di leva mal equipaggiati, perfino malnutriti. (Contropiano)