Veneto, voto al 2026 le ragioni che “tentano” la politica
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Effetto domino. La circolare inviata dal ministero degli Interni ai prefetti sulla data possibile delle elezioni comunali non ha solo messo in fibrillazione tutti i municipi che vedono scadere il mandato nel settembre 2025, ma anche le Regioni. Se infatti il documento diffuso ieri fa esplicito riferimento al voto comunale, indicando come obbligatoria la finestra elettorale tra il 15 aprile e il 15 giugno 2026, è del tutto evidente che nei palazzi della politica si sta ragionando sull’eventualità di uniformare la scelta anche per quelle regioni - come il Veneto - i cui consigli vedono scadere il mandato nello stesso periodo autunnale del prossimo anno. (ilgazzettino.it)
La notizia riportata su altri giornali
Una conferma che diventa particolarmente importante soprattutto per Venezia al centro, negli ultimi mesi, di un’inchiesta deflagrata nelll’amministrazione Brugnaro ma che non sembra sufficiente a far cadere anzitempo Ca’ Farsetti. (Corriere della Sera)
Tali Comuni andranno al voto rispettivamente nella primavera del 2026 e nella primavera 2027: in entrambi i casi si allungherà il mandato quinquennale di qualche mese per poter tornare alle regole ordinarie. (bari.corriere.it)
Poche ore fa il Ministero dell’Interno ha comunicato in via ufficiale una decisione che molti avevano auspicato da tempo: i comuni andati al voto nell’autunno del 2020 e del 2021 torneranno alle urne nella primavera del 2026 e nel 2027, allungando di sei mesi il mandato dei sindaci attualmente in carica. (Positanonews)
Come stabilito da una recente circolare del Viminale, oltre duemila comuni italiani, tra cui grandi città come Roma, Milano, Napoli e Torino, si troveranno nella stessa situazione. (AndriaLive)
Da Roma a Milano passando per Napoli, Bologna, Venezia, Torino e arrivando anche all’ombra del Torrazzo, dove saranno 16 i Comuni interessati: una circolare del dipartimento del Viminale ha annunciato che città e paesi andati al voto nel 2020 e nel 2021 – durante la pandemia – dovranno rinnovare i consigli comunali nell’anno successivo a quello di scadenza e cioè nelle primavere 2026 e 2027. (La Provincia di Cremona e Crema)
Dunque, nel caso di Roma e di altri Comuni italiani, tra il 15 aprile e il 15 giugno del 2027. Sign… (Repubblica Roma)