Riforma giustizia, mercoledì primo voto alla Camera su separazione carriere giudici

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Sky Tg24 INTERNO

Introduzione Ormai archiviata la Legge di bilancio e la pausa natalizia, in Parlamento si torna a lavorare sulle riforme: alla Camera dei Deputati la maggioranza è pronta a incassare il primo via libera al testo sulla separazione delle carriere della magistratura. Oggi, 7 gennaio, alle 12 scade il termine per presentare gli emendamenti. Domani l'aula comincerà a discuterli. In ballo c’è il primo dei quattro voti richiesti per portare a casa una riforma di stampo costituzionale. (Sky Tg24 )

Ne parlano anche altre testate

Archiviata la legge di bilancio e la pausa natalizia, alla Camera la maggioranza è pronta a incassare il primo via libera alla riforma della separazione delle carriere della magistratura. Oggi alle 12 scade il termine per presentare gli emendamenti e domani l’aula comincerà a discuterli. (La Voce del Patriota)

Archiviata la legge di bilancio e la pausa natalizia , alla Camera la maggioranza è pronta a incassare il primo via libera alla riforma della separazione delle carriere della magistratura .... (Virgilio)

Lo abbiamo visto, per esempio, con la proposta della liberazione anticipata speciale del deputato di Italia viva Roberto Giachetti: gli azzurri inizialmente si erano detti pronti ad appoggiarla, poi è arrivata la retromarcia per rispettare difficili equilibri in maggioranza. (Il Dubbio)

La separazione delle carriere arriva in aula alla Camera

Al dibattito hanno partecipato anche il direttore de “Il Giornale” Alessandro Sallusti, il professore di diritto costituzionale dell’università del Salento, Mario Esposito e il magistrato Valerio Di Gioia. (Altalex)

Un dissenso che al netto delle motivazioni di facciata (rappresentate dallo spauracchio di una magistratura requirente pericolosamente proiettata ad essere assoggettata al potere politico) appare sempre più una difesa corporativa tesa a mantenere quote di potere. (L'Opinione)

Il centrodestra può contare anche sulla sponda di Italia viva, Azione e Più Europa, da sempre favorevoli al testo. In ballo, il primo dei quattro voti che la riforma costituzionale richiede e che, sulla carta, dovrebbe scivolare liscio. (il manifesto)