Italia partecipa all'alleanza G20 contro fame e povertà
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Nella splendida città di Rio de Janeiro, definita anche come "sintesi delle contraddizioni del mondo" da Luis Inàcio Lula da Silva, il G20 ha dato il via libera all'Alleanza contro la fame e la povertà, un'iniziativa fortemente voluta dal presidente brasiliano, protagonista del summit. L'obiettivo è porre fine a una vergogna dell'umanità, considerando che il G20 rappresenta l'85% del Pil mondiale e si trova di fronte a cifre spaventose: ben 700 milioni di persone vivono in condizioni di povertà estrema, di cui la metà sono bambini costretti a sopravvivere con meno di 2,15 dollari al giorno, una somma così esigua da non permettere nemmeno l'accesso all'acqua potabile e al cibo necessario per sfamarsi.
Quando Giorgia Meloni prende per la prima volta la parola al G20 di Rio de Janeiro, lo fa per sposare a pieno una delle battaglie identitarie del presidente brasiliano Lula: sconfiggere la fame nel mondo. L'Italia infatti, con sfumature chiaramente più nazionaliste e conservative rispetto al Brasile, ha appoggiato l'alleanza globale lanciata durante il summit per "sradicare questa piaga che disonora l'umanità". Meloni ha sottolineato come i problemi del Sud del mondo siano anche i problemi del Nord, e viceversa, evidenziando l'importanza di una collaborazione internazionale per affrontare queste sfide globali.
Il G20, ha ricordato il 'padrone di casa', rappresenta l'85% del Pil mondiale, ed è chiamato a rispondere a numeri che mettono i brividi, ovvero 700 milioni di persone in condizioni di povertà estrema, con l'aggravante che per la metà si tratta di bambini costretti a vivere con meno di 2,15 dollari al giorno, così poco da non riuscire nemmeno a garantire acqua potabile e cibo per sfamarsi. L'Italia, con la sua adesione all'Alleanza contro la fame e la povertà, si pone in prima fila nella lotta contro questa piaga, dimostrando un impegno concreto e deciso nel voler contribuire a risolvere uno dei problemi più urgenti e drammatici del nostro tempo.