G20, Lula: "Guerre e immigrazione forzata, il mondo è peggiorato"
Articolo Precedente
Articolo Successivo
"A 16 anni dal G20 di Washington il mondo è peggiorato", abbiamo il maggior numero di conflitti e la maggior quantità di immigrazione forzata. Lo ha detto il Presidente del Brasile Lula aprendo la prima sessione del vertice del G20 di Rio de Janeiro dedicata alla discussione dell'alleanza per la lotta contro la fame e la povertà. (Adnkronos)
Se ne è parlato anche su altre testate
Nella splendida città di Rio de Janeiro, definita anche come “sintesi delle contraddizioni del mondo” da Luis Inàcio Lula da Silva, il G20 ha dato il via libera all’Alleanza contro la fame e la povertà, un’iniziativa fortemente voluta dal presidente brasiliano, protagonista del summit. (Nordest24.it)
Ad aver firmato l'accordo, su spinta della presidenza brasiliana del G20, sono stati invece ottanta Paesi, tra cui l'Italia, e sessanta organizzazioni internazionali. Il Paese guidato dal presidente Javier Milei è stato l'unico, tra quelli partecipanti al summit brasiliano, a non aver sottoscritto l'alleanza globale contro la fame e la povertà, temi al centro del vertice internazionale al via proprio in queste ore. (il Giornale)
Protesta a sostegno dei palestinesi a Rio all'apertura del vertice del G20: decine di persone protestano a sostegno dei palestinesi a Rio de Janeiro, in Brasile, mentre i leader mondiali partecipano al primo giorno del vertice del G20. (Tiscali Notizie)
Rio de Janeiro, 18 nov. - Attivisti ambientalisti srotolano uno striscione gigante con la scritta "Leader mondiali, l'Amazzonia ci guarda" sulla spiaggia di Botafogo a Rio de Janeiro, in vista del vertice del G20 che si tiene nella capitale brasiliana. (Il Sole 24 ORE)
Al via il 18 e 19 novembre il summit dei principali paesi ricchi e in via di sviluppo (LAPRESSE)
Al via al museo d'arte moderna di Rio de Janeiro i due giorni del G20, ospitato dal Brasile. Il presidente brasiliano Luiz Inácio Lula da Silva ha dato il benvenuto ai leader di Arabia Saudita, Argentina, Australia, Brasile, Canada, Cina, Francia, Germania, Giappone, India, Indonesia, Italia, Messico, Regno Unito, Russia, Stati Uniti, Sud Africa, Sud Corea, Turchia, Unione Europea, l'obiettivo è trovare una dichiarazione congiunta in materia geopolitica. (Il Sole 24 ORE)