Khelif, nuove accuse prima della finale per l'oro, il ginecologo della boxe: «È uomo, basta un'ecografia». Ma il test usato è vecchio di 25 anni

Khelif, nuove accuse prima della finale per l'oro, il ginecologo della boxe: «È uomo, basta un'ecografia». Ma il test usato è vecchio di 25 anni
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Corriere della Sera SPORT

Il match, la finale, l’evento più atteso dei Giochi, secondo solo (forse) alla finale dei 100 metri del 4 agosto scorso, è in programma stasera al Philippe Chatrier, il centrale del Roland Garros. Alle 22 e 51 Imane Khelif sfiderà la forte cinese Yan Liu per l’oro olimpico del pugilato della categoria 66 chili. Tutto esaurito nel tempio del tennis, attesa frenetica nelle case e nelle strade di Algeri dove Imane è eroina nazionale. (Corriere della Sera)

La notizia riportata su altre testate

Algerina la prima, taiwanese la seconda, entrambe sono state erroneamente etichettate come persone trans all’inizio dei Giochi per via del loro iperandrogenismo, per poi finire nell’occhio del ciclone sportivo e, soprattutto, politico. (Luce)

Alla caotica conferenza stampa dell’Iba organizzata a fatica lo scorso 5 agosto a Parigi c’era anche il dottor Ioannis Filippatos, medico ginecologo, oggi presidente dell’European Union Boxing Committee affiliata all’Iba ed ex presidente del comitato medico dell’Iba. (Open)

Solo che quelle di Parigi 2024 hanno scelto strade originali per garantirsi future reminiscenze. Le pantegane nella Senna, le infinite polemiche che hanno avvolto la boxe femminile, e in particolare l’algerina Imane Khelif, per un mesetto famosa quanto Cristiano Ronaldo, che oggi, 9 agosto, combatterà (inizio match, 22.50) contro la cinese Liu Yang per conquistare l’oro olimpico nella categoria 66kg. (MOW)

Lin come Khelif, si gioca l’oro. Ma l’avversaria non ci sta: il gesto che infiamma le Olimpiadi

Parigi 2024 ora per ora (Sport Mediaset)

Le polemiche riguardanti i tornei femminili di boxe alle Olimpiadi di Parigi 2024 continuano a catalizzare l'attenzione e animare il dibattito pubblico, con accuse e tensioni che stanno scuotendo il mondo sportivo. (Tuttosport)

Scoppiato il caso dell’algerina con la “nostra” Angela Carini, anche la taiwanese è finita al centro del dibattito internazionale. Non per la nascita di una nuova stella o per una bella storia da raccontare, ma per i casi di Imane Khelif e Lin Yu-Ting, le due atlete iper-androgine che non avevano ricevuto il via libera dall’Iba per partecipare ai Mondiali di pugilato, per poi ottenere l’ok per Parigi 2024. (Nicola Porro)