Innovazione, l’Europa agisca come un unico Stato
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L’accelerazione degli eventi a cui stiamo assistendo quotidianamente a livello nazionale ed internazionale è, per molti versi e molto probabilmente, senza rilevanti precedenti degni di nota. Periodi di grandi crisi e trasformazioni si sono sempre susseguiti e la storia è maestra, in tal senso, ed offre moniti ed esempi meritevoli di essere considerati. Ma la congiuntura attuale, che peraltro si inserisce in uno scenario economico e sociale problematico, già da tempo caratterizzato da segnali di stagnazione e, in diversi settori, anche di recessione, lascia davvero pochi dubbi sull’urgenza di agire, presto ed insieme a livello europeo, tanto per limitare i danni già in atto da tempo, quanto per provare ad invertire i trend economici, sociali, regolatori, attualmente pericolosamente in viaggio verso il ribasso, toccando corde di rilevanza politica, affinché l’Unione inizi a pensare a sè stessa e ad agire, in determinati settori, come un unico Stato federale, alla stregua degli Stati Uniti di America (Il Sole 24 ORE)
Se ne è parlato anche su altre testate
Il quadro delineato dall’ex Presidente del Consiglio evidenzia un’Europa in ritardo su diversi fronti: energia, innovazione, regolamentazione, difesa. Un’Europa che, dopo anni di austerità e rigidità fiscale, si trova oggi a dover fare i conti con la necessità di investire massicciamente in settori strategici. (Agenda Digitale)
L’ex premier sorride, entra in aula Koch – dove lo aspettano tre commissioni congiunte di Camera e Senato – confessa un po’ di emozione. Non c’è enfasi, non c’è emozione, non c’è empatia. (la Repubblica)
Sorrisi e strette di mano per tutti fin dal suo arrivo in auto. «È la prima volta che torno in Parlamento dopo la fine del mio mandato da presidente del Consiglio, e devo dire che rientro qui con un po’ di emozione e con tanta gratitudine». (Corriere della Sera)

Lo dice Mario Draghi, consulente speciale della presidente della Commissione Ue ed ex premier ed ex presidente Bce, presentando il suo rapporto al Senato nell'audizione informale davanti alle commissioni riunite Bilancio, Attività produttive e Politiche Ue del Senato e della Camera. (Corriere della Sera)
Qualche anno fa, era il 1999, a seguito dei molteplici mea culpa sul loro passato comunista, il manifesto mise in prima pagina una foto di D’Alema e Veltroni col titolo “Facevamo schifo”. (Il Fatto Quotidiano)
ROMA – Mario Draghi è atteso alle 10 nell'aula Koch di Palazzo Madama per un'audizione davanti a tre Commissioni riunite Affari Europei, Bilancio e Attività Produttive. L'ex premier e presidente della Bce presenta al Senato il suo Rapporto sulla competitività, presentato al Parlamento europeo il 17 settembre scorso. (la Repubblica)