Conceiçao, il nuovo sergente del Milan

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SPORT

A Milanello, il vento è cambiato. Sergio Conceiçao, con il suo volto truce e il suo approccio spigoloso, ha preso le redini del Milan, segnando una netta rottura con il recente passato. Dopo gli anni delle coccole di Pioli, del filosofo Giampaolo, del senso di appartenenza di Gattuso e del moderato Montella, il Milan ha ora un allenatore che non si vedeva dai tempi di Sinisa Mihajlovic o, addirittura, di Fabio Capello. Conceiçao, capace di essere morbido nell’immediato post Sacchi e poi durissimo negli anni successivi, ha già messo nero su bianco il suo obiettivo: vincere, senza compromessi.

La decisione di esonerare Fonseca, pur nel rispetto per il suo lavoro e il suo comportamento, conferma le dure leggi del calcio moderno, dove i risultati immediati sono spesso più importanti di tutto il resto. Nonostante l'approccio positivo e l'impegno del tecnico, il Milan ha fatto fatica a raccogliere punti e a trovare continuità in campionato. La dirigenza, seppur difficile, ha ritenuto necessario provare a cambiare rotta e puntare a un riscatto immediato.

Conceiçao, appena arrivato a Milanello, ha già imposto una doppia sessione di allenamento, dimostrando la sua determinazione e il suo rigore. Il nuovo tecnico, con la sua voglia di cambiare il Milan, ha portato una ventata di rivoluzione portoghese nel cuore e nella pancia del Diavolo. Il vento del deserto ha sparigliato le carte: era l’obiettivo primario. Come, è tutta un’altra storia. Ma non conta: conta vincere, stop.

Nel frattempo, nuove polemiche circondano il club rossonero. La decisione di non pagare lo stipendio per tre anni ha scatenato una bufera, lasciando il Milan praticamente senza euro. Ci sono storie che nascono male e finiscono ancora peggio, e quanto accaduto in casa Milan è la testimonianza lampante di tutto ciò.