Corruzione, a Catanzaro 'sistema Aterp', alloggi ai senza titolo

Corruzione, a Catanzaro 'sistema Aterp', alloggi ai senza titolo
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Tiscali Notizie INTERNO

A Catanzaro, da anni, era attivo un "sistema Aterp" grazie al quale soggetti che non avevano titolo, riuscivano comunque ad ottenere alloggi popolari pagando somme di denaro o altre utilità a funzionari compiacenti dell'Azienda. E' quanto sarebbe emerso dall'inchiesta coordinata dalla Procura di Catanzaro e condotta dalla Digos e dai carabinieri del Comando provinciale di Catanzaro che stamani ha portato all'esecuzione di 8 arresti, due in carcere e sei ai domiciliari. (Tiscali Notizie)

Ne parlano anche altre fonti

"L’operazione congiunta di Magistratura e Forze dell’Ordine nella citta di Catanzaro che ha portato all’emissione di provvedimenti cautelari nei confronti di ns personale operante e ns personale in quiescenza, non può che essere motivo di preoccupazione per le ipotesi di reato contestate" è quanto si legge in una nota. (Il Lametino)

Ci sono un consigliere comunale (Sergio Costanzo) di Catanzaro e un ex dirigente dell'Aterp, Vincenzo Celi, tra le persone poste agli arresti domiciliari questa mattina nell'ambito del blitz messo a segno da carabinieri e polizia. (La Nuova Calabria)

di STEFANIA PAPALEO Viale Isonzo (Foto di archivio) (La Nuova Calabria)

Corruzione, truffa e peculato: otto arresti in Calabria

Soldi a pubblici ufficiali per ottenere alloggi popolari a Catanzaro . (Gazzetta del Sud - Edizione Catanzaro, Crotone, Vibo)

E' quanto si legge in una nota diramata dall'Aterp Calabria, a seguito dell'inchiesta "Carte false" della Procura della Repubblica di catanzaro che ha portato in carcere l’ex dirigente dell’Aterp Vincenzo Celi, di 61 anni, ritenuto dall’accusa il referente di un pezzo della comunità rom che vive nella periferia sud di Catanzaro nel tentativo, riuscito per i pm, di gestire una parte degli alloggi nell’area di viale Isonzo, e Gianluca Bevilacqua (44) appartenente alla comunità rom. (Gazzetta del Sud - Edizione Calabria)

presso il Tribunale del capoluogo nei confronti di 8 indagati (2 in carcere e 6 agli arresti domiciliari), sulla base della ritenuta sussistenza di gravi indizi in ordine ai delitti, a vario titolo ipotizzati, di “associazione finalizzata alla commissione di falsi materiali e ideologici commessi da P. (Zoom24.it)