La giornata nazionale in memoria delle vittime del Covid
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BASSO MOLISE. “Ne usciremo più forti”, “Andrà tutto bene”, i canti sui balconi, gli applausi a ogni ora, in tutta Italia, per chi stava combattendo in prima linea. Papa Francesco che percorre Piazza San Pietro da solo. Sono questi i momenti che, più di altri, restano impressi nelle nostre menti. Bollettini. Ogni ora, giorno e notte. Treni presi d’assalto. E le bare. Tanti, troppi morti, un dolore che non ha mai smesso di far male. (Termoli Online)
La notizia riportata su altri media
Una giornata carica di commozione, non priva di dolore, a Bergamo, ma anche in molte altre località della nostra provincia. A cinque anni di distanza, il 18 marzo 2025, è stato reso omaggio alle vittime del covid. (L'Eco di Bergamo)
Il modello Treviso è stato d'esempio per tutto il paese, partendo innanzitutto dai nostri medici, ai quali dobbiamo anche delle scuse, perché all'inizio erano i nostri eroi e poi sono diventati bersagli di offese e insulti». (ilgazzettino.it)
Le istituzioni della città si sono poi spostate all’interno della chiesa per la celebrazione commemorativa con la riflessione del vescovo Francesco Beschi. (BergamoNews.it)
Oggi è un giorno speciale anche perché diamo protagonismo ai giovani che più di altri soffrirono il distacco da scuola e relazioni". "La memoria del Covid si trasforma in forza che questo territorio ha saputo e sa esprimere. (Tiscali Notizie)
EMBED (ilmessaggero.it)
(Foto di Colleoni) Dopo la lettura della preghiera di Ernesto Olivero che campeggia sulla stele fuori dalla Chiesa di Ognissanti e la deposizione di una corona di fiori da parte della sindaca di Bergamo, Elena Carnevali, le principali istituzioni cittadine si sono trasferite all’interno del tempio svuotato dei banchi come cinque anni (in cui accolse le bare delle tante vittime della pandemia) per ascoltare la riflessione del Vescovo Francesco Beschi. (L'Eco di Bergamo)