Poste Italiane, ai nastri di partenza privatizzazione Meloni. Le azioni anche ai risparmiatori con ipotesi sconto di Stato

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Finanzaonline ECONOMIA

Poste Italiane, ai nastri di partenza privatizzazione Meloni. Le azioni anche ai risparmiatori con ipotesi sconto di Stato La mossa del governo Meloni su Poste Italiane sarebbe ormai questione di giorni, con il Mef che ha già dato il via alla ricerca degli advisor per cedere una quota del capitale del gruppo quotato sul Ftse Mib di Piazza Affari, di circa il 15%. Obiettivo, così come ha confermato lo stesso esecutivo la scorsa settimana, con un comunicato ad hoc, è assicurare che lo Stato italiano rimanga azionista di controllo: La vendita della quota in mano al Mef, ha annunciato il governo Meloni dopo l’approvazione del DPCM relativo alla privatizzazione del gruppo dovrà, di fatto, “determinare il mantenimento di una partecipazione dello Stato al capitale di Poste Italiane, anche per il tramite di società direttamente o indirettamente controllate dal Ministero dell’Economia e delle Finanze, superiore al 50%”. (Finanzaonline)

La notizia riportata su altri media

«Non è una nostra decisione, è una domanda che non va fatta ai manager». L'ad di Poste, Matteo Del Fante, interpellato in audizione in commissione Trasporti alla Camera, non ha commentato la decisione del Tesoro di collocare una quota fino al 15% della società che dovrebbe portare in cassa circa 2,5 miliardi a fine ottobre, prima della presentazione della trimestrale attesa a inizio novembre. (il Giornale)

Lo scorso 25 gennaio il Consiglio dei ministri aveva varato un decreto che consentiva la vendita sul mercato di una ulteriore quota di Poste Italiane, tale da mantenere comunque il controllo pubblico su almeno il 35% del capitale. (Sky Tg24 )

Sono Ubs Europe (come advisor finanziario) e White & Case Europe LLP (per la parte legale) i consulenti individuati dal ministero dell’Economia per cedere sul mercato poco più del 14% di Poste Italiane (Milano Finanza)

Privatizzazione di Poste Italiane, via alla vendita del 15%: l’acquisto sarà in digitale

Come riporta Laura Serafini per il Sole24Ore, il ministero del Tesoro ha avviato lunedì 23 settembre 2024 la ricerca dell’advisor per la cessione della seconda tranche di Poste Italiane. L’intenzione dell’azionista è infatti quella di procedere alla dismissione di una quota del 15% del capitale entro la fine di ottobre. (SoldiOnline.it)

Il Tesoro possiede sinora il 29,26% dell’istituto, mentre un altro 35% appartiene a Cassa depositi e prestiti, che è un ente statale. L’operazione avverrà verosimilmente a partire dal prossimo 21 ottobre. (InvestireOggi.it)

Poste Italiane e il ministero dell’Economia e delle Finanze lavorano per la vendita della seconda tranche del capitale della società, pari al 15%, che dovrebbe trovare conclusione entro un mese. Il collocamento verrà seguito da advisor (banche estere e italiane) che saranno selezionati nei prossimi giorni dal dicastero guidato dal ministro Giancarlo Giorgetti, con l’intera operazione che, così come riferito da fonti istituzionali, avverrà in tempi brevi. (QuiFinanza)