Alimenti e data di scadenza: come può cambiare la regola in Italia
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La Commissione Europea ha avanzato una proposta agli Stati membri per modificare alcune disposizioni in materia di scadenza degli alimenti. L’obiettivo di questo cambiamento sarebbe quello di combattere gli sprechi alimentari e rendere i sistemi alimentari più rispettosi dell’ambiente. La nuova proposta dell’UE È allo studio della Commissione UE una proposta per rivedere le norme sulla data di scadenza dei prodotti alimentari che permetterà di fare maggiore chiarezza e di avere un impatto più positivo nell’ambiente. (inItalia)
Su altre fonti
La proposta arriva dalla Commissione europea ed è contenuta in una bozza di atto delegato, sulla quale Bruxelles lavora da tempo. Cambiano le regole delle etichette per gli alimenti, che fanno spazio a una dicitura inedita. (Virgilio Notizie)
MeteoWeb (MeteoWeb)
Si tratta di una specifica per il cosiddetto “termine minimo di conservazione”, in italiano “da consumarsi preferibilmente entro” (best before, nella dizione inglese). In effetti molti prodotti alimentari confezionati - pensiamo alla pasta, ai biscotti, allo scatolame - se adeguatamente conservati possono essere consumati anche oltre il termine indicato sulla confezione. (L'HuffPost)
La sua forza economica sono iscrizioni e contributi donati da chi la ritiene utile Le intenzioni sono buone, ma il risultato lascia molto a desiderare. Per diminuire gli sprechi alimentari, la Commissione europea ha presentato (1) una proposta di revisione delle norme sulla data di scadenza: aggiungere in etichetta la dicitura ‘Spesso buono oltre’. (Aduc)
– Indicare in etichetta la frase “spesso buono oltre” da aggiungere alla dicitura attuale “da consumare preferibilmente entro” è la proposta della Commissione Europea contenuta in una bozza di regolamento delegato con l’obiettivo di ridurre gli sprechi alimentari. (Agenzia askanews)
Ma la Coldiretti mette in guardia sull'importanza di mantenere in etichetta il Termine Minimo di Conservazione (Tmc) riportato con la dicitura "Da consumarsi preferibilmente entro" che indica – ricorda l'associazione degli agricoltori – la data fino alla quale il prodotto alimentare conserva le sue caratteristiche organolettiche e gustative, o nutrizionali. (Adnkronos)