Dazi di Trump, ecco perché la Ue li teme. Gentiloni: “Italia e Germania a rischio”. Draghi: “Fare tutto il possibile per evitarli”
Articolo Precedente
Articolo Successivo
“Nuove politiche protezionistiche negli Usa potrebbero avere ripercussioni in alcuni Paesi manifatturieri della Ue come Germania e Italia”: è l’allarme lanciato dall’eurocommissario Paolo Gentiloni. Ecco perché l’ex Presidente della Bce, Mario Draghi, ha rilanciato subito la sua linea trattativista Dazi di Trump, i timori di Bruxelles prendono forma. “Le decisioni che Washington prenderà in gennaio e febbraio in materia di politiche tariffarie non sono al momento prevedibili ma è certo che nuove politiche protezionistiche negli Usa potrebbero avere ripercussioni in alcuni dei Paesi manifatturieri come Italia e Germania che hanno un surplus commerciale più elevato nei confronti degli Usa”. (FIRSTonline)
Ne parlano anche altre testate
Gentiloni: Svolta protezionistica Usa sarebbe colpo duro e dannosa per entrambe le economie 15 novembre 2024 (Il Sole 24 ORE)
L’impatto sarebbe particolarmente duro per l’Italia, per cui gli Stati Uniti rap… Secondo due report presentati durante il Forum del Commercio Internazionale, questo scenario corrisponderebbe all’introduzione di dazi su tutti i prodotti in arrivo dall’Europa. (L'HuffPost)
Il già presidente golpista, che aspira a diventare un tiranno anarco-capitalista dal prossimo gennaio, ha minacciato di imporre una tariffa transfrontaliera fino al 20% sui 3 mila miliardi di dollari di importazioni statunitensi, colpendo circa 575 miliardi di dollari di automobili, prodotti farmaceutici, macchinari e una lunga lista di altri prodotti provenienti dall’Unione Europea. (il manifesto)
L’amministrazio… Secondo i calcoli di Tax Foundation, durante il suo primo mandato presidenziale, “Tariff man” impose restrizioni su migliaia di prodotti per un valore complessivo di 380 miliardi di dollari. (La Stampa)
Quasi un’ossessione, frutto del risultato delle elezioni Usa, con Donald Trump convitato di pietra. A fine secolo, l’Occidente attuale peserà per il 10% della popolazione mondiale. (L'Eco di Bergamo)
BRUXELLES (l'Adige)