Philippe Daverio: «Non so cosa sia la politica oggi, inventiamo un futuro diverso»
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Fonte: Agenzia Vista / Alexander Jakhnagiev
Nel video a un evento del 2016 a Napoli, il forum ''Architettura, arte, bellezza, potenzialità e limiti applicativi della vigente normativa''.
Storico dell'arte e divulgatore, è stato assessore alla Cultura del Comune di Milano.
Malato da tempo, se ne è andato questa notte all'istituto dei Tumori di Milano.
Philippe Daverio: «Non so cosa sia la politica oggi, inventiamo un futuro diverso». (Il Messaggero)
Se ne è parlato anche su altri media
«Ho 68 anni, lui ne aveva 70, lo conoscevo da 40 e per me era come un fratello, talvolta un padre». «Mi trattava come un fratello che faceva degli errori e cercava di consigliarmi come un padre, sempre col tono predicatorio di chi parla a uno scavezzacollo. (La Stampa)
Fu allora che alcuni suoi protagonisti diventarono improvvisamente popolari, catapultati nelle case degli italiani dal talk show di Maurizio Costanzo come pittoreschi fenomeni da baraccone. (Il giornale dell'Arte)
In una delle puntate migliori di Passpartout, la trasmissione andata in onda sui Rai 3 dal 2001 al 2011, Philippe Daverio ha esibito tutto il suo repertorio. Ma in ogni caso stile e conoscenze, insieme, hanno fornito a molti lo stimolo per interessarsi al mondo dell’arte. (Il Fatto Quotidiano)
Daverio e la difesa (parziale) di Palazzo Muratori. A riabilitare Palazzo Muratori ci pensò effettivamente proprio il critico d’arte intervenuto in un incontro organizzato in città, restando sempre molto cauto sul suo giudizio. (Prima Treviglio)
(PRIMAPRESS) - MILANO - Si apre giovedì 3 settembre la camera ardente dello storico dell’arte e saggista Philippe Daverio (70) scomparso questa mattina mentre era ricoverato all’Istituto dei Tumori di Milano. (PrimaPress)
Da curatore di mostre e conduttore tv, con «Il filo della lana» Daverio era diventato l’«architetto» dell’evento e il coordinatore di un gruppo di 60 persone che erano in continuo fermento creativo. La nostra prima installazione vera e propria fu organizzata con lui a Milano, quando era assessore alla Cultura. (La Stampa)