La crescita del Sud è solo un fuoco di paglia. Atteso già nel 2025 il controsorpasso del Centro-Nord
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Svimez: gli exploit di 2023 e 2024 non bastano. Indispensabile invertire la rotta su sviluppo e occupazione ROMA – Un quadro non incoraggiante quello disegnato dalla Svimez, l’Associazione per lo sviluppo dell’industria nel Mezzogiorno, sul futuro delle politiche economiche nel Sud Italia. Nel suo rapporto sulla situazione economica del 2024, presentato ieri, si paventa infatti dal prossimo anno il rischio di un ritorno a una deludente normalità, cioè di una crescita più stentata al Sud rispetto al resto del Paese. (Quotidiano di Sicilia)
Ne parlano anche altri giornali
Negli ultimi 10 anni quasi 200 mila giovani laureati hanno lasciato il Mezzogiorno per il Centro-Nord. E in 138mila si sono trasferiti dall'Italia all'estero, secondo il rapporto Svimez. (Il Sole 24 ORE)
NAPOLI. Sale l’occupazione, ma non cala la povertà delle famiglie, il “non lavoro” e la precarietà diffusa che resta elevata: il 36%. Peggio fa solo la Sicilia con il 38%. L’economia cresce comunque dello 0,8% rispetto allo 0,7% del Centro-Nord ma dal 2025 la crescita potrebbe rallentare a causa del rientro dalle politiche di sostegno alle famiglie e agli investimenti. (ROMA on line)
Per il secondo anno consecutivo il Sud cresce più del Nord, ma ci sono segnali di frenata. E senza adeguate politiche di sostegno e incentivi, si rischia di dilapidare il percorso intrapreso. E' uno dei messaggi arrivati nella presentazione del rapporto Svimez (Ottopagine)
Imagoeconomica (Avvenire)
Nel Mezzogiorno, malgrado anni di passi in avanti spinti dal settore delle costruzioni, resteranno i problemi mai risolti: disoccupazione, lavoro povero e precario, scarsi servizi. Anche la fase di crescita dell’occupazione, peraltro, è stata accompagnata da una … (Il Fatto Quotidiano)
Il Mezzogiorno godrà ancora per quest’anno del primato di crescita sul Nord, poi i rapporti di forza rischiano di tornare in squilibrio. Il nuovo Rapporto Svimez stima una crescita del Pil italiano dello 0,7% nel 2024, in linea con il 2023, e di nuovo al di sotto della media Ue a 27 (+0,9%). (NT+ Enti Locali & Edilizia)