Aumento delle assicurazioni auto: le città più care d'Italia
Articolo Precedente
Articolo Successivo
Continuano ad aumentare i prezzi delle assicurazioni auto in Italia: il costo medio della polizza Rc Auto nel nostro Paese è passato dai 353 euro del settembre del 2022 ai 414 euro del settembre del 2024, per un incremento del 17,3% in poco più di due anni che si traduce in una spesa aggiuntiva di 61 euro a copertura assicurativa. I dati sono il frutto di un’analisi condotta da parte di IVASS, l’ Istituto per la vigilanza sulle assicurazioni: si tratta di un’autorità amministrativa indipendente che esercita la vigilanza sul mercato assicurativo italiano, al fine di garantirne la stabilità e tutelare i consumatori. (inItalia)
Su altri giornali
Secondo la nostra elaborazione su dati Ivass, l'Istituto per la vigilanza sulle assicurazioni, a settembre 2024 e rispetto ad un anno fa, nella regione il premio medio dell'rc auto sfiora i 469 euro, 55 euro in più della media nazionale, che si ferma a 414 euro. (LA NAZIONE)
Andando nel dettaglio, in Italia il prezzo medio della polizza Rc auto è passato dai 353 euro di gennaio 2022 ai 414 euro di settembre 2024, con un rincaro complessivo del 17,3% e un aggravio di spesa di 61 euro a copertura assicurativa. (Finanza.com)
Sugli automobilisti italiani in due anni si è abbattuta una stangata silenziosa da oltre 2 miliardi di euro determinata dal lento ma inesorabile aumento delle tariffe Rc auto registrato a... (Virgilio)
Sarebbe infatti questa la mole degli aumenti dell’Rc auto dal 2022 ad oggi, secondo un rapporto del Codacons su dati Ivass. In Italia il prezzo medio della polizza Rc auto infatti è passato dai 353 euro di gennaio 2022 ai 414 euro di settembre 2024, con un rincaro complessivo del +17,3%. (L'Eco di Bergamo)
Il gruppo bolognese ha pagato il rincaro dei premi con una riduzione dei clienti. (TuttoIntermediari)
Da settembre 2023 l’importo delle polizze Rca è salito dell’11% (in Italia del 6,8%), facendo schizzare il premio medio sopra i 480 euro. A certificarlo è stato l’istituto di vigilanza Ivass. (Corriere Roma)