Trump sta abbandonando Kiev per abbracciare Mosca

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EuNews ESTERI

Bruxelles – “Un indizio è un indizio, due indizi sono una coincidenza, ma tre indizi fanno una prova”. Come nel celebre adagio di Agatha Christie, non c’è più spazio per nutrire ancora dubbi circa la scelta di campo, in apparenza definitiva e certo inequivocabile, compiuta dall’amministrazione statunitense sulla guerra in Ucraina. In effetti, di indizi in questo caso ce ne sono in abbondanza, e puntano tutti ad una conclusione che sarebbe stata inimmaginabile solo un paio di mesi fa: gli Stati Uniti hanno voltato le spalle a Kiev per abbracciare Mosca (EuNews)

Su altri giornali

Roma, 6 mar. (Agenzia askanews)

LO SCENARIO/1 Non era una lettera, ma un post sui social. Ma la sostanza non cambia: la presa di posizione di Volodymyr Zelensky che, dopo lo storico litigio nello Studio Ovale, ha riconosciuto la leadership di Donald Trump dicendosi disponibile all’accordo, ha riavvicinato Washington a Kiev (ilmessaggero.it)

«Il piano di pace sarà presto pronto con gli europei uniti intorno all’Ucraina e la leadership degli Stati Uniti per mettere fine alla guerra una volta per tutte». Lo ha assicurato Volodymyr Zelensky dopo i colloqui con il cancelliere tedesco Olaf Scholz e il premier sloveno Robert Golob. (Avvenire)

Ma quanto possono resistere gli ucraini senza gli aiuti Usa?

Nella attuale complicata fase dei negoziati diplomatici e militari che potrebbero portare ad una tregua sul fronte russo – ucraino, fanno capolino numerose questioni legate all’intelligence di Kiev. Particolarmente entusiasmante, per gli addetti ai lavori è la storia di Roman Chervinsky, 007 ucraino al quale il prestigioso settimanale americano The New Yorker ha dedicato recentemente un’inchiesta. (Il Giornale d'Italia)

Come sta vivendo Mosca le giornate convulse che stanno scrivendo un nuovo assetto intorno alla guerra in Ucraina? Soprattutto, Vladimir Putin ha intenzione di assecondare la perentoria richiesta di Donald Trump di fermare il conflitto? I fronti aperti sono il campo di battaglia, dove la Russia continua ad attaccare per capitalizzare più terreno possibile; la nuova partita con l’Europa, con la propaganda di regime che alza il tiro delle minacce dopo il Consiglio Ue che ha approvato il piano per il riarmo proposto da Ursula Von der Leyen; proprio il rapporto con gli Stati Uniti, una nebulosa che le parole quotidiane di Donald Trump non aiutano a diradare. (Adnkronos)

Ombre fosche aleggiano sull’Ucraina ancora in guerra: la sospensione degli aiuti militari statunitensi è un duro colpo per la strategia dei mezzi di Kiev, amputata in un colpo solo di un 30% di potenziale bellico, se l’embargo temporaneo riguardasse l’insieme dei tre capitoli-matrice di armi statunitensi in arrivo nel Paese. (Avvenire)