Elezioni Usa, il 45% degli elettori ha espresso scontento per la propria situazione economica
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Il 45% degli americani che hanno votato hanno espresso scontento per la propria situazione economica, affermando che è peggiorata con l’attuale amministrazione democratica . E’ quanto emerge dall’exit poll di Abcnews che registra come questo sia una delle percentuali più alte di scontento per l’economia registrato nelle recenti elezioni, più alto del 42% registrato nel 2008 quando si è votato nel mezzo della “Great Recession”. (Il Sole 24 ORE)
La notizia riportata su altri giornali
Un primo ingrediente ha che fare con l’opposizione alla cosiddetta woke culture, cioè a quel modo di pensare – molto diffuso nelle università, nell’high tech e nei media – centrato sul tema dei diritti individuali e segnato da una spiccata avversione nei confronti di tutto ciò che ha un qualche riferimento normativo. (Avvenire)
Il sindaco di Terni: «Siamo la sinistra della destra» (Open)
«La classe dirigente» di sinistra negli Usa come in Italia, «non si rende conto della condizioni difficili in cui vive la gente». «Meno spocchia e più cura delle persone». Pensano che basti la «mostrificazione» dell’avversario o arruolare lo star system, non capendo che «il confronto con chi ha successo non fa che approfondire il solco» con chi sta peggio. (Liberoquotidiano.it)
I primi energici interventi sembra saranno diretti - così fa filtrare il suo staff - su immigrati clandestini, controllo dei confini e dazi: questioni nelle quali potrebbe invocare ragioni di sicurezza nazionale per le quali il presidente ha ampia autonomia. (Il Sole 24 ORE)
Donald Trump si prende anche l'Arizona e mette a segno una vittoria piena per sette a zero contro Kamala Harris negli stati in bilico, rendendo ancora più cocente la sconfitta dei democratici. (il Giornale)
Tutto costa il doppio, a volte il triplo o il quadruplo. L’inflazione esiste in tutto il mondo. (Corriere della Sera)