Ucraina, Kiev: "Feroci scontri a Pokrovsk, servono decisioni non convenzionali"

Ucraina, Kiev: Feroci scontri a Pokrovsk, servono decisioni non convenzionali
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LAPRESSE ESTERI

Il capo dell'esercito di Zelensky: "I nostri soldati stanno dimostrando una straordinaria resistenza" Prosegue il conflitto tra Russia e Ucraina. Scontri nella notte soprattutto nella regione del Donetsk, e il capo dell’esercito di Kiev ha detto che a riguardo servono “decisioni non convenzionali”. Ecco le ultime notizie dalla guerra in aggiornamento. Kiev: “Feroci scontri a Pokrovsk, servono decisioni non convenzionali” A Pokrovsk, nel Donetsk, sono in corso feroci combattimenti tra l’esercito russo e quello ucraino. (LAPRESSE)

La notizia riportata su altri media

Lo scrive Viktor Orban su X replicando alle parole di Zelensky che ha attaccato il premier ungherese dopo la sua telefonata con Vladimir Putin. "Alla fine della presidenza ungherese dell'Ue abbiamo compiuto nuovi sforzi per la pace. (ilmessaggero.it)

E come era avvenuto al cancelliere tedesco, il premier ungherese è stato fatto oggetto degli strali di un infuriato Volodymyr Zelensky. “Ci auguriamo tutti che almeno Orbán non chiami Assad a Mosca … (Il Fatto Quotidiano)

"Alla fine della presidenza ungherese dell'Ue, abbiamo compiuto nuovi sforzi per la pace. (Adnkronos)

Orban sente Putin: “Ho proposto una tregua di Natale ma Kiev ha detto no”. Zelensky smentisce

«Abbiamo proposto a Kiev una tregua di Natale», dice il primo ministro dell’Ungheria Viktor Orbán. «Non è vero», risponde l’ufficio presidenziale ucraino. Si può riassumere così lo scambio tra Budapest e Kiev nel giorno in cui Orbàn annuncia di aver chiamato Vladimir Putin alla ricerca di una pace. (Open)

La Russia è da sempre convinta sostenitrice di Assad, per il quale è intervenuta militarmente nel 2015 nella guerra civile: un intervento cruciale, all'epoca, per la salvezza del regime alawita e delle strategiche basi russe nel Paese. (Sky Tg24 )

L’effetto a catena è arrivato fino a Budapest, dove ieri mattina il premier ungherese Viktor… Il 20 gennaio è vicino, e il fattore tempo sta provocando una frenesia diplomatica che non si vedeva dall’inizio dell’invasione su larga scala. (La Stampa)