“Iperlavoro e sonno, così l’ho ammazzato”
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“Ho avuto un colpo di sonno, sono distrutto”. Così P.R. il portuale indagato per omicidio colposo per aver provocato la morte di Giovanni Battista Macciò, il collega camallo morto la notte tra mercoledì e giovedì in un tragico incidente all’interno del terminal Psa del porto di Genova Pra’. Nell’incidente un altro portuale è rimasto gravemente … (Il Fatto Quotidiano)
Ne parlano anche altre testate
Ci sono 7 indagati per la morte di Giovanni Battista Macciò, il portuale di 52 anni schiacciato contro un container in porto a Genova da una ralla guidata da un collega. (Fanpage.it)
Le iscrizioni da parte della pm Arianna Ciavattini sono avvenute per far partecipare le parti all’autopsia sul corpo della vittima, affidata al medico legale dell’Università di Genova Francesca Fossati. (La Repubblica)
C’è naturalmente il nome del camallo che a bordo della motrice ha schiacciato il collega Giovanni Battista Macciò. (La Repubblica)
Il conducente della ralla che la notte tra martedì e mercoledì ha travolto e ucciso il portuale Giovanni Battista Macciò al porto di Genova era positivo alle cannabinoidi ma non era in stato di alterazione. (Tiscali Notizie)
Ma a influire sulla paralisi della viabilità sono anche la chiusura dell’uscita del casello di Nervi provenendo da est e un cantiere sull’Aurelia aperto contestualmente. Nella morsa levante, ponente, centro e vallate (GenovaQuotidiana)
sonno a causa dell'iperlavoro". Lo ha detto, tramite il suo ammesso: "Ho fumato una canna uno o due giorni prima (Tuttosport)