Presidente commissione Covid difende i No vax, Gemmato: "Multe annullate? Chiusa una brutta pagina"
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Presidente commissione Covid difende i No vax, Gemmato: “Multe annullate? Chiusa una brutta pagina” Ad Atreju, il presidente della commissione d’inchiesta sul Covid Marco Lisei (FdI) ha detto che è il momento di “rinobilitare” i No vax, perché “avevano ragione ad avere paura di vaccinarsi”. Il sottosegretario alla Salute Gemmato – anche lui di FdI – ha detto che annullando le multe si è “chiusa una brutta pagina”, ma non ha risposto su un eventuale rimborso delle sanzioni. (Fanpage.it)
Se ne è parlato anche su altre testate
Come facilmente prevedibile, si è accesa la polemica politica. (Il Nord Est)
ROMA – “Dobbiamo separare il piano scientifico da quello politico: il piano scientifico non è opinabile, è un dato di fatto. I dati di fatto sono che questo vaccino è il vaccino, e in generale il farmaco, più sicuro che c’è sulla faccia della Terra. (Dire)
Approvato dal Governo nel Consiglio dei Ministri dello scorso 9 novembre, l'articolato testo introduce una serie di proroghe normative su temi chiave per il Paese, come Pubblica Amministrazione , giustizia, assunzioni, scuola , salute, turismo, sport e non solo. (Brocardi.it)
Il segreto, con le multe, consiste nel saper praticare la nobile arte dell’attesa, ma soprattutto nell’accumularne il più possibile, perché maggiore è il numero delle contravvenzioni arretrate o delle cartelle esattoriali in sospeso e più frecce si avranno al proprio arco quando arriverà il momento di sedersi a trattare con lo Stato. (Corriere della Sera)
Sembra un secolo fa, parliamo dell’altroieri. Parliamo anche dei vaccini, messi a punto a tambur battente: in principio fonte di perplessità, poi rincorsi, quando i numeri dei contagi e dei decessi si impennavano, infine snobbati, se non osteggiati. (La Stampa)
Il decreto Milleproroghe (un omnibus che da vent’anni contiene misure varie e scollegate tra loro, uno scatolone utile per metterci dentro di tutto), cancella le sanzioni per chi ha rifiutato di rispettare l’obbligo vaccinale, una decisione che non solo calpesta la memoria di chi è morto per il Covid e per il personale medico che ha lottato in prima linea per debellarlo, ma umilia tutti coloro che hanno rispettato le regole. (L'Eco di Bergamo)