Corteo pro Palestina a Torino, bruciate bandiere di Israele. Agenti feriti da petardi

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Adnkronos INTERNO

La manifestazione è partita da piazza Castello e ha raggiunto piazza Vittorio. Lanciate anche alcune uova contro i giornalisti, colpito a un occhio un cineoperatore di Mediaset Sì è concluso con un falò il corteo dei manifestanti pro Palestina che partito da piazza Castello ha raggiunto piazza Vittorio dove tra le fiamme sono state bruciate alcune bandiere di Israele. In piazza sono state lanciate anche alcune uova contro i giornalisti, una della quali ha colpito a un occhio un cineoperatore di Mediaset che è stato soccorso dalla polizia. (Adnkronos)

Ne parlano anche altri giornali

Uno striscione “fermiamo il genocidio, Palestina libera”, una cassa Bluetooth che trasmette i brani di Shelat e 50 persone che presidiano piazzale Clodio, l’ingresso del tribunale di Roma. (Repubblica Roma)

Sono iniziate all’alba, nel primo anniversario dell’attacco di Hamas del 7 ottobre 2023, le commemorazioni in Israele. A Reim, sul luogo del massacro al festival musicale Nova, una folla ha dato il via alle cerimonie con un minuto di silenzio alle 6.29 (le 5:29 in Italia) ora di inizio dell’attacco del movimento islamista palestinese nel Sud del Paese. (Open)

Gli aggressori sono scappati portandosi via il loro trofeo: la bandiera della Palestina. Parla il ragazzo di 18 anni, studente del Liceo Righi, si stava allontanando dalla manifestazione pro Palestina quando è stato affiancato e picchiato da tre ragazzi di poco più giovani di lui. (Fanpage.it)

Corteo pro Pal, presidio davanti al tribunale di Roma

SAN BENEDETTO DEL TRONTO. “Attualmente non ho gli atti a disposizione, verranno portati direttamente domattina in udienza”. A parlare è Caterina Calia, legale del ragazzo residente a Monteprandone che si trova in stato di fermo in seguito ai disordini scoppiati sabato a Roma durante la manifestazione pro-Palestina (La Nuova Riviera)

I giudici della quarta sezione penale del tribunale di piazzale Clodio, hanno convalidato l’arresto di Tiziano Lovisolo, lo studente originario di Monteprandone in provincia di Ascoli Piceno, accusato di aver reagito, sferrando calci e pugni ai poliziotti ed in particolare ad un funzionario che ha ricevuto 45 giorni di prognosi per le lesioni subite, mentre lo stava bloccando, durante la manifestazione non autorizzata che si è svolta sabato in piazzale Ostiense a Roma. (LAPRESSE)

L'ingresso del tribunale di via Golametto è presidiato dalle forze dell'ordine e i manifestanti hanno esposto uno striscione con la scritta "Fermiamo il genocidio, Palestina libera". (Tiscali Notizie)