Pro Palestina, fogli di via a un gruppo di studenti triestini

Pro Palestina, fogli di via a un gruppo di studenti triestini
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Il Piccolo INTERNO

Un gruppo di studenti triestini, che intendeva recarsi alla manifestazione pro Palestina di sabato a Roma, ha ricevuto il foglio di via dalla Questura della capitale. Il provvedimento imponeva di lasciare la città entro un’ora con obbligo di farne ritorno per sei mesi. Lo sostiene Sinistra italiana Fvg in un comunicato in cui esprime solidarietà ai giovani destinatari del provvedimento: «È stato notificato il foglio di via per il solo fatto di aver provato a raggiungere la manifestazione romana contro il genocidio a Gaza», afferma Sebastiano Badin, segretario regionale. (Il Piccolo)

La notizia riportata su altre testate

Nonostante una martellante campagna di terrorismo mediatico atta a diffondere un generale sentimento di paura e incertezza, i/le solidali di questo Paese hanno deciso ugualmente di rispondere alla chiamata nazionale di sabato 5 ottobre. (Osservatorio Repressione)

Il giovane era stato fermato sabato durante la manifestazione pro Palestina del 5 ottobre (LAPRESSE)

"Oggi serve essere tutti uniti nel combattere il terrorismo di Hamas", ha aggiunto l'esponente di FdI (LAPRESSE)

Libera piazza in libero Stato

L'ingresso del tribunale di via Golametto è presidiato dalle forze dell'ordine e i manifestanti hanno esposto uno striscione con la scritta "Fermiamo il genocidio, Palestina libera". (Tiscali Notizie)

I giudici della quarta sezione penale del tribunale di piazzale Clodio, hanno convalidato l’arresto di Tiziano Lovisolo, lo studente originario di Monteprandone in provincia di Ascoli Piceno, accusato di aver reagito, sferrando calci e pugni ai poliziotti ed in particolare ad un funzionario che ha ricevuto 45 giorni di prognosi per le lesioni subite, mentre lo stava bloccando, durante la manifestazione non autorizzata che si è svolta sabato in piazzale Ostiense a Roma (LAPRESSE)

Quella di ieri a Roma era una piazza doverosa, pacifista, volta a rivendicare il diritto di esistere del popolo palestinese, contestando la barbarie non di uno stato, Israele, ma di un leader politico, Netanyahu, che in un anno ha aperto molteplici fronti di guerra, scatenando un odio nei confronti del suo stesso popolo che non si vedeva dalla Seconda guerra mondiale. (articolo21)