Ultimo saluto a Lina Wertmüller nella Chiesa degli Artisti. Rose rosse a Hollywood - PRIMAPRESS.IT
Articolo Precedente
Articolo Successivo
Questa mattina sulla Walk of Fame, la via di Hollywood dove sono impresse le impronte delle star internazionali del cinema, e dove è presente anche la Wertmuller, un vaso di rose rosse era lì sul marcaiapiede dove c'è il riconoscimento alla grande regista.
Alle 11,30 è iniziata la cerimonia funebre per l'ultimo saluto alla regista premio Oscar alla carriera e autrice di uno dei generi più innovativi della commedia italiana dove l'ironia accompagnava temi e caratteri sociali di un Paese in trasformazione. (PrimaPress)
Se ne è parlato anche su altre testate
Presente anche Massimo Wertmüller, nipote di Lina: «Il mio ricordo è mescolato a quello di tutti, di una donna che, è inutile dirlo, ha rappresentato qualcosa di importante per tutte le donne» «E' sempre stata dalla parte delle donne tant'è che all'Oscar disse perché si chiama così, al maschile? (Il Messaggero)
Enrica Bonaccorti e il ricordo di Lina Wertmüller a Storie Italiane: “Ho recitato nel suo film Storia d’amore e d’anarchia”. Sempre ricordando le riprese del film Storia d’amore e d’anarchia, Enrica Bonaccorti a Storie Italiane nello spazio dedicato a Lina Wertmüller morta ieri ha affermato:. (Lanostratv)
Il film era Il mio corpo per un poker, di genere western, con nel cast Elsa Martinelli, e il nome che scelse Lina Wertmüller era Nathan Witch. Lina Wertmüller, regista, sceneggiatrice e scrittrice italiana, premio Oscar onorario nel 2020 e scomparsa il 9 dicembre 2021, è stata la prima donna in assoluto a ricevere la nomination come Miglior regista agli Oscar. (Cinematographe.it - FilmIsNow)
Non faceva altro che gesticolare con l’indice di una mano e così per farlo smettere gli ‘azzannai’ il dito» Da oggi il popolo di Roma rende omaggio in Campidoglio a Lina Wertmüller, la regista scrittrice e sceneggiatrice che ha reso grande il cinema italiano, tanto da ottenere l’Oscar alla carriera. (L'Indro)
In tanti hanno voluto portare l’ultimo saluto alla regista, da Giancarlo Giannini a Cinzia Th Torrini fino a Giuliana De Sio ed Elisabetta Villaggio, figlia di Paolo. Sul feretro, oltre ai fiori, anche una foto e un paio di occhiali bianchi, segno distintivo della regista. (LaPresse)
Basilischi come il capolavoro (per alcuni il più grande) di Lina Wertmüller che aveva origini lucane, di Palazzo San Gervasio, in provincia di Potenza, e che è morta ieri a Roma, a 93 anni. Prima di giungere sul posto dove si girava il film, decidemmo di fare un giro in Puglia per visitare alcune cattedrali. (Il Riformista)