Violenza domestica: cosa possono fare le aziende

Violenza domestica: cosa possono fare le aziende
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Donna Moderna INTERNO

Sui social circola un video che fa riflettere. Protagoniste alcune donne che passano il badge all’ingresso in azienda: per la prima compare la freccia verde sul lettore, si entra, per la seconda, pure, per la terza scatta la X rossa e una voce fuori campo spiega: «La violenza domestica crea un blocco invisibile che si manifesta in ogni ambito della vita di chi la subisce, anche sul lavoro. Valore D e le aziende aderenti si impegnano a trasformare i luoghi di lavoro in spazi sicuri pronti ad accogliere e sostenere chi vive relazioni violente». (Donna Moderna)

Su altri media

Da Giorgia ad Andrea Delogu, da Fiorella Mannoia a Paola Cortellesi, da Luisa Ranieri a Vittoria Puccini. – "Se io non voglio tu non puoi”. (QUOTIDIANO NAZIONALE)

Dal capo della segreteria politica di Fratelli d'Italia Arianna Meloni alla leader del Pd Elly Schlein, fino al presidente del Movimento 5 Stelle Giuseppe Conte: esponenti di diversi partiti hanno aderito a #NessunaScusa, la campagna lanciata dalla deputata Mara Carfagna in vista del 25 novembre, Giornata internazionale per l'eliminazione della violenza contro le donne. (Sky Tg24 )

A vederli dentro la Fondazione Una Nessuna Centomila, nata per supportare e far conoscere i centri anti-violenza sulle donne, vengono in mente tante domande. (Io Donna)

Da Arianna Meloni a Elly Schlein, appello bipartisan contro la violenza sulle donne. VIDEO I Sky TG24

Getting your Trinity Audio player ready... Novembre, le iniziative a Montecitorio contro la violenza sulle donne (Dire)

È un bilancio terribile per un Paese come l’Italia, che giustamente si vanta di avere norme all’avanguardia per prevenire stalking, maltrattamenti e femminicidi. Onorevole Carfagna, domani si celebra la Giornata internazionale per l’eliminazione della violenza sulle donne. (ilmessaggero.it)

Paola Cortellesi e Vittoria Puccini con lo striscione fucsia. Sabina Guzzanti con un video selfie per testimoniare tanto la sua presenza che la vicinanza al movimento transfemminista Non una di meno e ai suoi valori. (Repubblica Roma)