Lentini in lacrime per la giovane Margaret: “Addio dolce stella”

Lentini in lacrime per la giovane Margaret: “Addio dolce stella”
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Livesicilia.it INTERNO

La 22enne è morta in occasione di una rinoplastica Gli amici la descrivono come una ragazza dal sorriso speciale, che amava la propria famiglia e che presto avrebbe voluto coronare il suo sogno d’amore con il fidanzato. “Una forza della natura – dicono – una giovane donna con tanti progetti che adesso ci manca infinitamente”. In tanti conoscevano Margaret Spada a Lentini, piccolo centro in provincia di Siracusa, dove la notizia della morte della 22enne, avvenuta in occasione di un intervento di rinoplastica a Roma, ha colpito l’intera comunità. (Livesicilia.it)

Su altre fonti

Così, sottobraccio al fidanzato, ha preso l'aereo dalla Sicilia di Lentini per le luci sfolgoranti di Roma. Le faranno l'autopsia, venerdì. (L'HuffPost)

Poche parole, ma pesanti come un macigno quelle di Giuseppe Spada, padre di Agata Margaret che ha perso la vita a soli 22 anni durante un intervento di rinoplastica parziale. PALERMO-ROMA. (La Stampa)

E' tragica la storia di Agata Margaret Spada, la 22enne di Lentini (Siracusa) morta il 7 novembre all'ospedale Sant'Eugenio di Roma, a seguito di una rinoplastica eseguita in una clinica della Capitale. (QUOTIDIANO NAZIONALE)

Morta a 22 anni per una plastica al naso, due medici indagati: “Nell’ambulatorio nessun documento”. Agli atti un video dell’operazione

ROMA — "Rimodellamento del naso in 20 minuti": era stata questa la promessa fatta dal chirurgo plastico Marco Antonio Procopio su TikTok, dove descriveva il suo intervento come rapido,... (Virgilio)

Ventiduenne morta dopo un intervento al naso a Roma, indagati due medici. L’inchiesta procede spedita e il pm Erminio Amalio, che ha già aperto un fascicolo per omicidio colposo, dispone il sequestro dello studio medico all’Eur che Agata Margaret Spada aveva scelto grazie a un’inserzione sponsorizzata su Tik Tok. (QUOTIDIANO NAZIONALE)

La Procura della Capitale ha iscritto nel registro due medici, padre e figlio, titolari dell’ambulatorio: a quanto si apprende, dalla perquisizione effettuata nella struttura non è emerso alcun documento relativo all’operazione, compresa la dichiarazione obbligatoria di consenso informato che la giovane avrebbe dovuto sottoscrivere. (Il Fatto Quotidiano)