Trump, i conti senza l’oste. L’analista: “Putin potrebbe essere il suo primo ostacolo al piano di pace in Ucraina”

Trump, i conti senza l’oste. L’analista: “Putin potrebbe essere il suo primo ostacolo al piano di pace in Ucraina”
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QUOTIDIANO NAZIONALE ESTERI

– Uno ‘zar’ che non vuole mollare e prendersi tutto il bottino di guerra, un presidente pronto a disimpegnarsi e un’Europa che non lascerà sola l’Ucraina. Nona Mikhelidze, Responsabile di ricerca presso l'Istituto Affari Internazionali, ha spiegato perché il piano di pace di Trump potrebbe essere rigettato dallo stesso Putin, che in questo momento si sente in una posizione di forza. Nave russa con missili Zircon si esercita nel canale della Manica. (QUOTIDIANO NAZIONALE)

Ne parlano anche altri giornali

Se da una parte Donald Trump vuole tagliare gli aiuti a Keiv, solo ieri il suo braccio destro alla guida mediatics del movimento Make America Great Again (Maga) Steve Bannon ha detto "Vogliamo tagliare al 100% i fondi per l'Ucraina alla Camera'', aggiungendo che d’ora in poi toccherà all'Europa pagare per la guerra, dall'altra il Financial Times sostiene che al neo presidente in realtà interessano due punti del piano della vittoria di Zelensky, cosa che potrebbe cambiare i piani Maga. (QUOTIDIANO NAZIONALE)

Sono clausole basate sui consigli ricevuti da europei e americani – anche repubblic… È una delle clausole inserite dagli ucraini per rendere il piano della vittoria digeribile anche a Donald Trump, prima che la sua fretta di chiudere il conflitto partorisca una soluzione più gradita alla Russia. (L'HuffPost)

«Da dopo l’elezione di Donald Trump tra noi ucraini prevale forte il senso di essere stati abbandonati. E per dare forza ai suoi pensieri Kurkov cita un saggio appena postato sul portale letterario «Zbruch». (Corriere della Sera)

L’ex generale Rossi: “Senza l’aiuto americano, l’Ucraina è ko”

Di fatto, Podolyak spera che il «processo decisionale in stile aziendale» del presidente USA possa semplificare gli aiuti militari e migliorare l'efficienza operativa, superando i ritardi burocratici che durante il mandato di Joe Biden hanno ostacolato gli sforzi di difesa ucraini: «I Paesi democratici e le burocrazie europee tendono a passare molto tempo a discutere le decisioni necessarie o a implementarle solo parzialmente, lasciando i problemi alla prossima generazione politica. (Corriere del Ticino)

L’arrivo, anzi il ritorno alla Casa Bianca di Donald Trump, prima ancora di materializzarsi con qualche dichiarazione importante o qualche nomina, per non parlare dell’insediamento lontano più di due mesi, ha riportato quasi d’imperio sulla scena un’idea che per quasi tre anni è stata respinta con indignazione dall’intero Occidente: ovvero, che l’invasione russa dell’Ucraina e la guerra che essa ha generato possano concludersi con un negoziato che non passi per una sconfitta della Russia. (L'Eco di Bergamo)

DOMENICO ROSSI GENERALE FORZE ARMATE FFAA COCER (Italia Oggi)