Gli ucraini temono davvero Trump? «Quando capirà le intenzioni di Putin, sosterrà Kiev»
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Di fatto, Podolyak spera che il «processo decisionale in stile aziendale» del presidente USA possa semplificare gli aiuti militari e migliorare l'efficienza operativa, superando i ritardi burocratici che durante il mandato di Joe Biden hanno ostacolato gli sforzi di difesa ucraini: «I Paesi democratici e le burocrazie europee tendono a passare molto tempo a discutere le decisioni necessarie o a implementarle solo parzialmente, lasciando i problemi alla prossima generazione politica. (Corriere del Ticino)
Ne parlano anche altre fonti
Il ministro degli Esteri russo Sergei Lavrov ha assicurato di "non avere dubbi" che la vittoria di Donald Trump alle Presidenziali non cambierà la posizione di Washington sulla guerra in Ucraina. (la Repubblica)
«Senza l’aiuto americano, l’Ucraina non potrà proseguire la guerra per molto. L’aiuto europeo non è sufficiente a reggere lo sforzo bellico di Kiev. E gli Usa, già da prima della vittoria di Donald Trump, non hanno interesse a continuare a impegnarsi in Europa. (Italia Oggi)
È uno degli anelli di Aegis Ashore, lo scudo missilistico dell’Alleanza Atlantica capace di intercettare missili balistici a corto e medio raggio: altri postazioni sono in Romania, … (Il Fatto Quotidiano)
Se da una parte Donald Trump vuole tagliare gli aiuti a Keiv, solo ieri il suo braccio destro alla guida mediatics del movimento Make America Great Again (Maga) Steve Bannon ha detto "Vogliamo tagliare al 100% i fondi per l'Ucraina alla Camera'', aggiungendo che d’ora in poi toccherà all'Europa pagare per la guerra, dall'altra il Financial Times sostiene che al neo presidente in realtà interessano due punti del piano della vittoria di Zelensky, cosa che potrebbe cambiare i piani Maga. (QUOTIDIANO NAZIONALE)
Ieri è stata una giornata di allarmi aerei in tutto il Paese, confermati dal sindaco di Kiev: «Esplosioni in città, restate nei rifugi”. Per la prima volta in oltre due mesi Kiev è stata sottoposta a un bombardamento combinato di droni e missili, con la popolazione costretta a rifugiarsi nelle stazioni della metropolitana. (La Stampa)
Otto gruppi umanitari internazionali hanno dichiarato che Israele non ha soddisfatto le richieste degli Stati Uniti per un maggiore accesso umanitario alla Striscia di Gaza, devastata dalla guerra, dove gli esperti di fame dicono che il nord potrebbe già essere in carestia. (Il Sole 24 ORE)