L’ex generale Rossi: “Senza l’aiuto americano, l’Ucraina è ko”

L’ex generale Rossi: “Senza l’aiuto americano, l’Ucraina è ko”
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Italia Oggi ESTERI

DOMENICO ROSSI GENERALE FORZE ARMATE FFAA COCER «Senza l’aiuto americano, l’Ucraina non potrà proseguire la guerra per molto. L’aiuto europeo non è sufficiente a reggere lo sforzo bellico di Kiev. E gli Usa, già da prima della vittoria di Donald Trump, non hanno interesse a continuare a impegnarsi in Europa. Per loro è strategicamente importante concentrare gli sforzi nell’Indopacifico». Così Domenico Rossi, già generale di corpo d’armata dell’Esercito italiano e sottosegretario alla Difesa, che bolla come «scontata» la telefonata, smentita dal Cremlino, tra il rieletto presidente Usa e Vladimir Putin (Italia Oggi)

Ne parlano anche altri media

«Da dopo l’elezione di Donald Trump tra noi ucraini prevale forte il senso di essere stati abbandonati. Però, in cuor mio, ho una speranza: se è vero che intende tornare a fare grande l’America, allora Trump si accorgerà che ciò è incompatibile con Putin determinato a ricreare la grande Russia», dice lo scrittore Andrey Kurkov. (Corriere della Sera)

Se da una parte Donald Trump vuole tagliare gli aiuti a Keiv, solo ieri il suo braccio destro alla guida mediatics del movimento Make America Great Again (Maga) Steve Bannon ha detto "Vogliamo tagliare al 100% i fondi per l'Ucraina alla Camera'', aggiungendo che d’ora in poi toccherà all'Europa pagare per la guerra, dall'altra il Financial Times sostiene che al neo presidente in realtà interessano due punti del piano della vittoria di Zelensky, cosa che potrebbe cambiare i piani Maga. (QUOTIDIANO NAZIONALE)

Donald Trump riuscirà a fermare la guerra in Ucraina. Perché Vladimir Putin «è disperato» e accetterà l’accordo con Volodymyr Zelensky. Lo dice in un’intervista a Repubblica Kurt Volker, già ambasciatore americano alla Nato e inviato speciale per l’Ucraina proprio di Trump durante il primo mandato. (Open)

Trump, l’Ucraina e l’Europa, i crimini dell’Azerbaigian, il «mostro» Pinelli, il Pirandello visionario

Lo hanno ripetuto diversi opinionisti di peso, basandosi sui segnali favorevoli che Trump avrebbe mandato negli ultimi anni ai due leader, venendo spesso descritto dall’opposizione come una “marionetta del Cremlino” da un lato e un “succube” delle lobby filoisraeliane dall’altro. (Inside Over)

L’arrivo, anzi il ritorno alla Casa Bianca di Donald Trump, prima ancora di materializzarsi con qualche dichiarazione importante o qualche nomina, per non parlare dell’insediamento lontano più di due mesi, ha riportato quasi d’imperio sulla scena un’idea che per quasi tre anni è stata respinta con indignazione dall’intero Occidente: ovvero, che l’invasione russa dell’Ucraina e la guerra che essa ha generato possano concludersi con un negoziato che non passi per una sconfitta della Russia. (L'Eco di Bergamo)

Trump e l’Ucraina Donald Trump potrebbe costringere l’Ucraina ad accettare di cedere territori in cambio della fine della guerra con la Russia. La sua seconda presidenza, scrive Massimo Nava, porterà probabilmente a un disimpegno degli Stati Uniti nei confronti dei Paesi ex sovietici, che finora avevano cercato di attrarre nell’orbita delle democrazie occidentali. (Corriere della Sera)