Salvapolitici generalizzato nella riforma della Corte dei conti: ecco cosa prevede
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Il salvacondotto approvato alla Camera dalle commissioni Affari costituzionali e Giustizia nella riforma della Corte dei conti apre un ombrello generalizzato per i politici, a partire da sindaci, presidenti, assessori e consiglieri regionali e locali. Nel correttivo, proposto da Augusta Montaruli e Luca Sbardella di FdI e anticipato dal Sole 24 Ore di ieri , la «buona fede» che ferma le contestazioni dei magistrati contabili andrà «presunta fino a prova contraria» per l’adozione e l’attuazione di atti «proposti, vistati o sottoscritti dai responsabili degli uffici tecnici o amministrativi». (Il Sole 24 ORE)
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Nella riforma della Corte dei conti entra anche il salvacondotto per «i titolari degli organi politici», la cui «buona fede» andrà presunta «fino a prova contraria» nel caso di adozione di atti «proposti, vistati o sottoscritti dai responsabili degli uffici tecnici o amministrativi, in assenza di pareri formali, interni o esterni, di contrario avviso». (Il Sole 24 ORE)
Stavolta nel mirino c’è la Corte dei Conti, con la proposta di legge Foti in discussione nella commissione Giustizia e Affari costituzionali. GIUSTIZIA, L’ALLARME DEI MAGISTRATI CONTABILI SULLA RIFORMA DELLA CORTE DEI CONTI: “PROCURE REGIONALI COME INVOLUCRI VUOTI, COMPROMESSA L’AUTONOMIA E L’EFFICIENZA”. (Il Fatto Quotidiano)
Un appello ai Presidenti di Senato e Camera affinché la riforma della Corte dei Conti proceda con un percorso condiviso e assicuri sempre di più un efficace controllo su come vengono spesi i soldi dei cittadini. (Italia Oggi)
E si appellano direttamente ai presidenti di Camera e Senato perché promuovano un percorso condiviso, senza forzature. “Ci saremmo aspettati un maggiore ascolto delle nostre richieste, come ci era stato assicurato all’inizio dell’iter parlamentare”, ha … (Il Fatto Quotidiano)
Non saranno più punibili per danno alle casse dello Stato, tranne che si provi il “dolo”. Un salvacondotto erariale per i politici a qualsiasi livello, a partire dagli amministratori locali, che si salveranno in base al principio della cosiddetta “buona fede”. (Il Fatto Quotidiano)
Nel corso di conferenza stampa l'Associazione ha avvertito che la riforma ora all'esame della Camera "rischia di cancellare un presidio fondamentale di controllo sull'utilizzo dei fondi pubblici". (Finanza Repubblica)