Trump, Draghi richiama l’Ue: “Non si possono più rimandare le decisioni. 2% del Pil nella Difesa? Possibile anche col Patto di stabilità”

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Il Fatto Quotidiano ESTERI

Dopo l’appello di Emmanuel Macron, anche Mario Draghi lancia un avvertimento all’Europa che si è svegliata ancora intorpidita nella nuova era Trump. La nuova presidenza americana impone all’Unione europea di prendere definitivamente in mano l’iniziativa in diversi settori, dal commercio alla Difesa, ma l’incertezza, la debolezza dei Paesi storicamente traino dell’Ue, Francia e Germania, e le divisioni interne col fronte sovranista guidato da Viktor Orbán sempre più in ascesa rendono l’impresa ancora più ardua. (Il Fatto Quotidiano)

La notizia riportata su altri giornali

“Grandi cambiamenti sono all’orizzonte”, ha dichiarato l’ex presidente della Banca Centrale Europea, presentandosi alla riunione informale dei capi di Stato e di governo europei a Bruxelles. Secondo Draghi, intervenire concretamente per migliorare la competitività europea è una priorità già urgente, ma l’elezione di Donald Trump alla presidenza degli Stati Uniti rende questa sfida ancora più pressante. (Economy Magazine)

Non necessariamente tutto in senso negativo, ma certamente noi... 'Non c'è alcun dubbio che la presidenza Trump farà grande differenza nelle relazioni tra gli Stati Uniti e l'Europa. (Virgilio)

Draghi: Possibile spendere 2% del Pil per Difesa? I soldi si trovano 08 novembre 2024 (Il Sole 24 ORE)

Draghi: con Trump cambiano le relazioni tra gli Usa e l'Europa ma «non tutto necessariamente in negativo»

Le parole dell'ex premier italiano dal vertice Ue di Budapest: «Il debito comune è indispensabile, ma non è l'unica cosa di cui discutere» (Open)

“Quello che l’Europa non può più fare è posporre le decisioni” che servono per rilanciare l’Unione europea in un contesto globale profondamente cambiato e sempre più irto di ostacoli. Bruxelles – Torna a ripetere che sì, “è indispensabile” ragionare a forme di “finanziamenti comuni” per l’agenda politica europea, ma Mario Draghi ribadisce una volta di più che “non è la prima cosa”. (EuNews)

Non necessariamente tutto in senso negativo, ma certamente noi dovremmo prenderne atto». «Non c’è alcun dubbio che la presidenza Trump farà grande differenza nelle relazioni tra gli Stati Uniti e l’Europa. (Corriere della Sera)