E se dietro il trionfo di Trump ci fosse (anche) l'esasperazione, il trauma mai superato, per dire il fall out vaccinale?
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Avendo io riferito di continue sofferenze conseguenti alla chemio, uno mi ha riposto: adesso ci pensi Trump a guarirti, ed era serio. Non ho gran simpatia per taumaturghi, uomini della provvidenza e chi li aspetta, ma ho sorriso perché ho capito: voleva dire il giro di vite sulla sanità finanziarizzata americana che è il secondo produttore di vaccini dietro la Cina. Per me, per milioni di noi, nessuno sa ancora quanti, il danno è fatto, moriremo o vivremo da morti, da malati, fino alla fine dei nostri giorni, sempre quel pensiero, ma ne sono uscito davvero? E se mi riammalo? E se per la bestiale fatica di guarire, di curarmi, dei postumi, mi cede il cuore come al sindaco di Rozzano, che aveva pochi mesi più di me? Ma all'idea del giro di vite sorrido, mi conforta se non altro in riferimento a chi mi seguirà: nessuno merita di rovinarsi la vita, di finirla anzitempo in un mare di sofferenza per un coacervo criminale di operazioni tra il sanitario, il politico e il finanziario. (Il Giornale d'Italia)
Se ne è parlato anche su altre testate
Così Donald Trump ha improvvisato il discorso della vittoria dopo che la Fox l'aveva appena incoronato 47esimo presidente americano, con la conquista di tutti gli Stati in bilico: preludio di un trionfo a valanga che alla fine comprenderà anche il Senato e probabilmente la Camera, nonché il voto popolare come non accadeva dal 2004 con George W. (La Stampa)
La conversazione, ha fatto sapere il governo italiano, "ha costituito l'occasione per confermare la solida alleanza, il partenariato strategico e la profonda e storica amicizia che da sempre legano Roma e Washington". (Tiscali Notizie)
Come alleato, ho riconosciuto il suo fascino oltre i confini, parlando di valori che risuonavano con coloro che credevano nella forza delle nazioni sovrane, nella cooperazione ma non nella sottomissione”. (StrettoWeb)
A Giorgia Meloni la vittoria di Donald Trump e il riallineamento politico tra Palazzo Chigi e la Casa Bianca devono essere suonati quasi come una carica. Nel day after dell’onda rossa repubblicana, nei pensieri di una Meloni costretta a casa dall’influenza c’è infatti di più dell’istituzionalissima nota affidata alle agenzie per non urtare le sensibilità uscenti o, pure, del «legame strategico», delle «nazioni sorelle» e «dell’alleanza incrollabile» con cui ha condito le congratulazioni al Tycoon. (ilmessaggero.it)
Trumpiani ma con giudizio. Mentre la Lega e Matteo Salvini sventolano la bandiera a stelle e strisce, i Fratelli – a cominciare dalla premier - scelgono un’esultanza più contenuta. (L'HuffPost)
Lo ha scritto su X la premier, Giorgia Meloni. Sono convinta che il suo impegno e la sua visione potranno rappresentare un’importante risorsa per gli Stati Uniti e per l’Italia, in uno spirito di collaborazione volto ad affrontare le sfide future”. (Agenzia askanews)