Turetta, la richiesta del pm: «Ergastolo, è omicidio premeditato. Ha attuato ciò che aveva scritto, cancellando la lista dopo aver ucciso Giulia»
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Ergastolo. Nella Giornata internazionale per l'eliminazione della violenza contro le donne, la procura di Venezia ha chiesto il massimo della pena per Filippo Turetta, il ventitreenne di Torreglia, in provincia di Padova, accusato di aver ucciso l'ex fidanzata, Giulia Cecchettin, l'11 novembre del 2023. Il sostituto procuratore Andrea Petroni ha parlato per quasi due ore e mezza, depositando anche una memoria di 150 pagine per ricostruire dettagliatamente tutte le prove raccolte nel corso delle indagini contro il giovane imputato che, in aula, vestito con una felpa amaranto, guardato a vista dagli agenti della polizia penitenziaria, ha ascoltato in silenzio, immobile, con la testa bassa per tutta la durata dell’udienza. (ilgazzettino.it)
Su altre fonti
È un passaggio dell'intervento di Stefano Tigani, legale di parte civile per il papà della giovane donna uccisa dall'ex fidanzato. Filippo Turetta "ha ritenuto di prendersi gioco di tutti, anche in questo processo, e soprattutto non si è mai pentito, non ha mai chiesto perdono e qui, accanto a noi, c'era seduto Gino Cecchettin". (L'HuffPost)
Filippo Turetta non è il prototipo dell’emarginato sociale, ma un ragazzo normale. Come ha detto Elena, sorella di Giulia Cecchettin, è “bianco, italiano e ‘perbene’”. (Il Fatto Quotidiano)
«Sono andato in carcere. Andrea Turetta nell'incontro avuto con suo fratello non ha parlato del delitto. (Corriere della Sera)
Dopo sei ore di dibattito, il processo contro Filippo Turetta per l’omicidio di Giulia è stato aggiornato a domani alle 9.30 con l’arringa del suo difensore. Il PM Andrea Petroni ha richiesto l’ergastolo, mentre gli avvocati delle parti civili hanno sottolineato la crudeltà del delitto e chiesto un risarcimento complessivo di 2.150.000 euro. (AltaRimini)
Dopo la richiesta di ieri di una condanna all'ergastolo a Filippo Turetta da parte del pm di Venezia Andrea Petroni, oggi la parola nel processo per l'omicidio di Giulia Cecchettin passa alla difesa. (Tiscali Notizie)
Gli avvocati Giovanni Caruso e Monica Cornaviera terranno la loro arringa davanti alla corte d'Assise di Venezia e per il 22enne chiederanno la pena che gli spetta con la speranza che il carcere assuma la sua funzione di rieducazione e possa permettere al giovane, accusato dell'omicidio dell'ex fidanzata, di capire il disvalore del suo gesto e avere la possibilità - data sua giovane età - di riscattarsi. (Adnkronos)