L’analisi / La svolta che si impone all’Europa
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L’anno appena trascorso ha segnato uno spartiacque rispetto al passato. Il paventato ritorno ad un sistema di economie chiuse, frutto di una politica aggressiva di dazi, specchio della guerra commerciale tra Usa e Cina rappresenta una dura realtà con la quale occorre confrontarsi. A ciò si aggiungano gli effetti del crescente divario tra i tassi di crescita anche all’interno dei sistemi economici tradizionali e dell’esplosione della crisi del settore dell’automotive, che sta mettendo in ginocchio l’Europa. (ilmessaggero.it)
Se ne è parlato anche su altre testate
«Un movimento che è iniziato ben prima della vittoria di Donald Trump alle presidenziali americane – spiega Alberto Foà, presidente di AcomeA Sgr –. Occhi puntati sulla nuova era Trump e sugli effetti che la politica del tycoon potrà avere su azioni, dollaro e bond. (Corriere della Sera)
Dopo un 2024 positivo, secondo Paul Donovan, chief economist di Ubs Global Wealth Management, anche il 2025 inizia sotto una buona stella, nonostante l’incertezza geopolitica e l’arrivo di Donald Trump alla presidenza Usa. (la Repubblica)
In attesa dell’insediamento di Donald Trump il 20 gennaio come presidente degli Stati Uniti, tutti trattengono il fiato aspettando le sue prime decisioni (Ucraina, Medio Oriente, dazi, confronto con la Cina) destinate a condizionare la politica mondiale. (Corriere della Sera)
Sarà una presidenza «spiccatamente identitaria», quella di Donald Trump che il 20 gennaio si insedierà alla Casa Bianca per il suo secondo mandato, dice Domenico Lombardi, economista e direttore del Policy Observatory presso la School of Government della Luiss. (Italia Oggi)
La promessa, dietro al motto Make America Great Again, che ha spinto gli americani − sfiniti da aumento prezzi e emorragia di risorse, per sostenere guerre in mezzo mondo − a confidare nella Trumponomics e a scegliere Trump nelle urne, porta anche il risvolto geopolitico di contenere le ambizioni unipolari degli Usa che avevano caratterizzato le precedenti presidenze dem. (L'Opinione)
Cosa succederà se davvero il prossimo presidente degli Stati Uniti riuscisse a far terminare la guerra in Ucraina, che equilibri si creerebbero? In Palestina ha promesso di mettere il territorio a ferro e fuoco se gli ostaggi non saranno liberati prima del suo insediamento, il 20 gennaio. (EuNews)