Migranti, Meloni accusa i giudici: “Fanno propaganda”
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«Sto a da’ dei numeri a... Sto a sbaglia’ tutti i conti… ho fatto un casino». Stanca, in tilt sulle cifre della sanità in manovra, Giorgia Meloni si presenta alle 19 spaccate nel salotto televisivo di Bruno Vespa per registrare una doppia puntata di 5 minuti e Porta a Porta, andata in onda ieri sera, in cui torna ad attaccare i magistrati, definendo «un volantino propagandistico» la decisione dei… (la Repubblica)
Su altre fonti
Quali saranno le mosse del Napoli in vista del prossimo mercato di riparazione di gennaio? I tifosi si pongono questo interrogativo alla luce di un inizio di stagione a dir poco superlativo da parte degli uomini di Antonio Conte e la conseguente necessità di trovare le giuste garanzie. (Spazio Napoli)
Alla decima giornata di campionato, si accende già la lotta per il vertice della classifica in Serie A. Il Napoli ha subito risposto presente, con la vittoria di martedì sera ottenuta allo stadio San Siro contro il Milan, mandando un messaggio forte e chiaro alla concorrenza. (Spazio Napoli – News Napoli Calcio e Calciomercato Napoli)
Meloni a tutto campo aPorta a porta. La premier intervistata da Bruno Vespa ha spaziato su diversi argomenti: dal tema dei migranti al no di Elkann ad un'audizione in Parlamento. "È la prima volta che i trafficanti di esseri umani mi hanno minacciato di morte", spiega Meloni a Porta a porta. (Il Giornale d'Italia)
Se continuiamo così sarò io a chiedere che gli italiani qui non possano sbarcare, perché l’Italia non è un Paese sicuro, seguendo questo ragionamento". Così la premier Giorgia Meloni replica alla scelta del tribunale felsineo, presieduto dal giudice Pasquale Liccardo, di rinviare alla Corte di Giustizia europea il caso di un cittadino bengalese che aveva chiesto protezione internazionale, domandando se dovesse procedere alla disapplicazione del decreto legge ’Paesi sicuri’ voluto dalla presidente perché confliggente con la normativa comunitaria. (il Resto del Carlino)
Nicola Molteni: «Questa vicenda non aiuta la sicurezza. I giudici danno all’amministrazione di Cantù 30 giorni di tempo per rilasciare i permessi al luogo di preghiera. (La Verità)
"Mi sembrava un libro di uno storico quell’ordinanza del tribunale di Bologna. Come al solito esondano da quelle che io credo essere prerogative e facoltà dei giudici. Andremo fino in fondo e vedremo chi avrà ragione", ha detto a LaPresse Andrea Delmastro, sottosegretario alla giustizia, commentando il rinvio alla Corte europea del decreto Paesi sicuri. (Il Sole 24 ORE)