Qualcosa di nuovo sul Fronte Occidentale – Analisi Difesa

Qualcosa di nuovo sul Fronte Occidentale – Analisi Difesa
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Qualcosa di nuovo sul Fronte Occidentale Tre eventi internazionali in pochi giorni – Il G7 in Puglia, la Conferenza di pace in Svizzera e il summit dei ministri della Difesa della NATO a Bruxelles – hanno messo in luce la debolezza dell’Occidente, le sue crescenti quanto malcelate divisioni, la dissociazione dalla realtà di parte dei suoi leader ma anche qualche sprazzo di concreto realismo. Un contesto di debolezza generalizzata, forse senza precedenti, di quasi tutti i leader delle potenze euro-atlantiche (in scadenza o dimissionari o in profonda crisi di consensi) che ha visto emergere l’Italia, padrona di casa del G7, per la stabilità del suo esecutivo, l’unico tra quelli delle grandi nazioni europee a essere uscito rafforzato dal voto dell‘8 e 9 giugno anche in virtù della posizione moderata e realistica assunta nelle ultime vicende che hanno riguardato il conflitto ucraino. (Analisi Difesa)

Ne parlano anche altri media

C’è una fotografia del G7 che ci parla, più di qualunque discorso, dello stato di caduta dell’Occidente. (Volere la luna)

Come se nessuno dei leader sapesse che la nascita di uno Stato palestinese è stata resa impossibile dall’espansione territoriale illegale di Israele e che, in ogni caso, non si può certo convincere Israele a cambiare strada con le sole parole, mentre intanto lo si inonda di armi o, per restare all’Italia, si sanziona proprio nei mesi della crisi peggiore l’Agenzia dell’Onu che porta aiuto ai palestinesi. (L'Eco di Bergamo)

Da “vicino a Fasano” fino a “sopra il lago di Lucerna”. Da Borgo Egnatia a Bürgenstock, lo sguardo sul mondo dei leader occidentali trasloca da un complesso di lusso ad un altro. (il manifesto)

Siamo in guerra, o quasi. Il punto mentre in Puglia è in corso il G7

Ma la riunione in Puglia, ancora in corso, del G7, cioè dei “filoamericani” ad economia più forte, polarizza l’attenzione, inevitabilmente. Da lì, usciranno decisioni e idee che influenzeranno gli scenari di guerra, soprattutto alla vigilia – ricordiamolo – del cosiddetto “incontro per la pace in Ucraina”, convocato in Svizzera, sul monte Bürgenstock, fra il 15 e il 16 giugno. (il Dolomiti)

Riassunto delle puntate precedenti. A Buergenstock, per la precisione, dove nel fine settimana si è tenuta la surreale Conferenza di pace inaudita altera parte. (LA NOTIZIA)

BARI – “Per il G7 a presidenza italiana il bilancio è positivo” dice l’ambasciatore Giampiero Massolo, esperto di politica e negoziati internazionali, che ha già guidato come “sherpa” in occasione di altri forum, G8 e G20. (Dire)