E' morto Piergiorgio Bellocchio, fondatore della rivista Quaderni piacentini. Fratello del regista Marco
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Nel 2020 Quodlibet ha pubblicato la raccolta Un seme di umanità.
Il film è stato presentato agli Special Screenings del Festival di Cannes
Tra le raccolte delle sue prose critiche, Dalla parte del torto (Einaudi), Eventualmente (Rizzoli), L’astuzia delle passioni (Rizzoli), Oggetti smarriti (Baldini Castoldi Dalai), Al di sotto della mischia.
Dal 1977 al 1980 ha diretto la casa editrice Gulliver di Milano; nel 1985 ha fondato, con Alfonso Berardinelli, la rivista letteraria Diario . (Gazzetta di Parma)
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Nelle note pubblicate qua e là, rinvenibili in rete, di Piergiorgio Bellocchio si dice di tutto, tranne l'importante. A chi scrive nel latte degli ingenui, scevro dai diktat della Storia, pare che Piergiorgio Bellocchio sia l'emblema di un tempo in cui contavano le idee prima delle ideologie (ilGiornale.it)
Il diario scolastico è un libro molto interessante di cui varrebbe la pena occuparsi senza fare troppo la parodia come ha fatto Umberto Eco”. Piergiorgio Bellocchio è stato un intellettuale tra i più influenti e al tempo stesso più appartati del proprio tempo. (doppiozero)
Nacque poi un «Comitato di direzione» nel quale, assieme ai tre, figuravano Luca Baranelli, Bianca Beccalli, Alfonso Berardinelli, Francesco Ciafaloni, Carlo Donolo, Giovanni Raboni, Giovanni Jervis. Nel marzo del 1962, quindi sessant’anni fa, aveva fondato la rivista trimestrale «Quaderni Piacentini» con il sottotitolo «a cura dei giovani della sinistra», il cui primo numero uscì tirato in ciclostile. (La Gazzetta del Mezzogiorno)
Dal 1977 al 1980 ha diretto la casa editrice Gulliver di Milano; nel 1985 ha fondato, con Alfonso Berardinelli, la rivista letteraria Diario . È morto all’età di 90 anni Piergiorgio Bellocchio, critico letterario e scrittore, fondatore della rivista Quaderni piacentini, fratello del regista Marco. (Corriere della Sera)
Con Piergiorgio Bellocchio se ne va l’ultimo baluardo del nostro Novecento letterario italiano. Piergiorgio Bellocchio: le opere. Come narratore Bellocchio esordì con tre racconti I piacevoli servi, usciti nel 1966 nella collana Mondadori Il Tornasole diretta da Vittorio Sereni. (Sololibri.net)
Il premio già in quegli anni si era trasferito nel capoluogo empolese Il legame di Bellocchio con la Toscana riguarda Empoli, precisamente la frazione di Pozzale. (gonews)