Ue, socialisti pronti a voto contro Commissione: accordo saltato per no a Fitto e Varhelyi
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Lo stop del Ppe a Ribera innesca la crisi. Bruxelles: "Ministra spagnola ha la fiducia di von der Leyen" Il veto del raggruppamento socialista all’Europarlamento sui nomi dei commissari Fitto e Varhelyi innesca una crisi che mette a rischio l’ok alla nuova Commissione guidata da Ursula von der Leyen. Le tensioni nella maggioranza europea sono nate lunedì sera quando i socialisti hanno annunciato ai popolari che non avrebbero votato né Raffaele Fitto, né il candidato commissario ungherese Oliver Varhelyi, proponendo loro di farli passare col voto delle destre. (LAPRESSE)
Su altri giornali
Il 'caso Fitto', Socialisti sul piede di guerra In sostanza i Socialisti e Democratici non vogliono che a Raffaele Fitto, ministro degli Affari Europei del governo Meloni, malgrado sia generalmente considerato adatto a fare il commissario alla Coesione, venga assegnata una vicepresidenza esecutiva perché i Conservatori, il gruppo di Fratelli d’Italia, non fanno parte della maggioranza che ha eletto Ursula von der Leyen in luglio. (Adnkronos)
Nulla di fatto. Questioni nazionali che investono quelle comunitarie, con un unico filo rosso: il Partito popolare europeo, la principale formazione ritenuta responsabile di aver fatto saltare alleanze per giochi di potere che ora rischiano di costare caro. (La Stampa)
Sulla questione il presidente del Pse, Stefan Lofven commenta: "Questo momento definirà i prossimi cinque anni del progetto europeo. (la Repubblica)
La presidente del Consiglio offre la sua interpretazione dello stallo a Bruxelles. Il Pd sarebbe diviso tra il fronte del no e una linea più moderata (Open)
“Si voti per cinque vicepresidenti esecutivi e non sei, escludendo Raffaele Fitto, rappresentante di Ecr che non fa parte della maggioranza Ursula”. “Vanno ridotte le deleghe dell’ungherese Oliver Varhelyi, magari togliendogli il portafoglio ai diritti riproduttivi”. (L'HuffPost)
Secondo De Meo i commissari rappresentano gli Stati, non i partiti. Per l’eurodeputato di Fi si troverà una soluzione responsabile, che eviterà slittamenti e un indebolimento dell’immagine dell’Ue (Milano Finanza)