Chi è Francesca Ianni, la donna uccisa a Roma da un albero caduto, e cosa sappiamo di quello che è successo al parco di Colli Aniene
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Cosa è successo La donna è morta sul colpo. La 45enne è residente in Belgio, a Bruxelles ed era a Roma dalla famiglia per le feste di Natale. Il compagno è all'estero e i tre figli, sotto choc, ma illesi, sono stati affidati a un conoscente. L'amica, Alessia Annibale, anche lei 45enne, è stata trasportata in ambulanza all'ospedale Umberto I ed è stata sottoposta a intervento chirurgico. I testimoni raccontano di un boato e poi del crollo. (Vanity Fair Italia)
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Eccoci ad Occhio al Caffè, la rassegna stampa politicamente scorrettissima curata da Daniele Capezzone, che non si ferma neppure oggi, vigilia di Natale, martedì 24 dicembre. Molti i temi all'ordine del giorno, tanta carne al fuoco sui quotidiani prima della "pausa" natalizia. (Liberoquotidiano.it)
Un albero è caduto in strada travolgendo alcune persone intorno a mezzogiorno. È accaduto in via Cesare Massini a Colli Aniene, a ridosso di un parco giochi non distante da viale Palmiro Togliatti. Nel crollo della pianta due donne sono rimaste schiacciate: una è deceduta, l'altra è rimasta gravemente ferita ed è stata trasportata in ospedale. (Corriere Roma)
Verso mezzogiorno, nel parco Livio Labor a Colli Aniene, un platano cipressino (Secolo d'Italia)
Si chiamava Francesca Ianni la donna morta nel pomeriggio di ieri a Roma dopo che un albero le è crollato addosso in un parco pubblico a Colli Aniene. Ianni, che aveva 45 anni, viveva a Bruxelles da tre anni con il compagno francese ed era tornata a Roma per le vacanze di Natale (Fanpage.it)
A cura di Beatrice Tominic L'albero crollato nel parco pubblico. (Fanpage.it)
La grande svolta del Festival delle Nazioni, una sterzata in avanti per continuare un percorso di elezione per una cittadina dell’alta valle del Tevere che guarda al Montefeltro, ma non dimentica i turriti manieri dei Bourbon del Monte, dei Bufalini, dei Bracceschi e dei Vitelleschi che ne marcano in maniera indelebile i confini umbri, terra di santi, ma anche di capitani di ventura, di armigeri e di sopraffattori. (Il Giornale dell'Umbria – il giornale on line dell'Umbria)