"Saperi liberi", gli studenti in sciopero bocciano il modello-Valditara di scuola
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No ad una istruzione subordinata al lavoro, al militarismo, dominata dalle diseguaglianze. Gli studenti chiedono il diritto allo studio per tutti, una riforma della rappresentanza e tutele per il benessere psicologico Oggi, 15 novembre, in tutta Italia (oltre 30 città) sono scesi in piazza studenti e studentesse della scuola e dell’università. Lo sciopero ha visto la partecipazione di associazioni e sindacati studenteschi: Unione degli studenti (Uds), Rete degli studenti medi, Link coordinamento universitario, Rete della conoscenza. (left)
Ne parlano anche altri media
Lo sciopero dei calciatori sembra un’eventualità sempre più concreta. Il portoghese ha parlato apertamente del sovraccarico di partite e delle pressioni sempre più intense che gli atleti sono chiamati a gestire. (Minuti Di Recupero)
Introduzione (Sky Tg24 )
Migliaia di studenti si sono mobilitati oggi in diverse città del Paese per partecipare allo sciopero nazionale organizzato da Unione degli Studenti, Link – Coordinamento Universitario e Rete della Conoscenza. (Orizzonte Scuola)
Gli studenti delle scuole si trovano oggi in piazza in tutta Italia per lo sciopero nazionale contro il Governo e la legge di bilancio. Diverse sigle, tra cui Rete degli Studenti Medi, Osa, Collettivi e Autonomi scendono nelle città per rivendicare il diritto allo studio: “Questa manovra è la morte della scuola pubblica. (Il Fatto Quotidiano)
Studenti in piazza oggi a Roma, Bologna e in diverse città italiane per protestare contro il Governo, la legge di bilancio, le riforme universitarie, la scuola e per "dare voce alla nostra rabbia contro un governo che ci sta togliendo ogni prospettiva e smantella il nostro diritto allo studio riforma dopo riforma". (la Repubblica)
Sotto lo slogan `Vogliamo Potere´, gli studenti chiedono una scuola «che sia davvero inclusiva, libera da logiche di sfruttamento e subordinazione al mondo del lavoro e della guerra, e in grado di rispondere ai bisogni di chi la vive», fanno sapere i promotori della mobilitazione. (Corriere della Sera)