Afghanistan, torna la protesta delle donne: “Dateci lavoro, libertà e diritti”

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La Repubblica ESTERI

"Lavoro, Libertà, Diritti": sono stati gli slogan intonati dalle donne.

Le immagini della loro rabbia sono state diffuse dalla tv afghana Tolo News (semi-indipendente) e rilanciate dalla France Presse , fra i pochi media occidentali a mantenere una presenza costante nel Paese

La voce delle donne torna a farsi sentire a Kabul.

Piegate da fame, crisi economica, assenza di diritti e di prospettive, dozzine di afghane sono tornate in piazza nella capitale per protestare contro il regime dei talebani, al potere da agosto. (La Repubblica)

Se ne è parlato anche su altre testate

- Advertisement -. AgenPress – Diverse dozzine di donne hanno organizzato una protesta chiedendo che i loro diritti all’istruzione, all’occupazione e alla libertà sociale fossero onorati. I funzionari dell’Emirato Islamico affermano che le donne possono avere diritti in base alle normative islamiche. (Agenpress)

Circa 30 manifestanti si sono radunate nei pressi di una moschea nel centro della capitale, riuscendo poi a marciare per qualche centinaio di metri, intonando lo slogan "giustizia giustizia" prima di essere bloccate dai miliziani armati, che hanno tentato di impedire ai giornalisti di seguire la manifestazione. (Gazzetta di Parma)

Ai conducenti di qualsiasi veicolo invece è stato imposto invece di non ascoltare musica nelle loro auto ed è stato loro vietato far salire passeggere senza hijab (il Dolomiti)

multimedia. https://cdnnit1.img.sputniknews.com/img/07e5/0c/1d/14397548_0:0:1200:675_1920x0_80_0_0_496ed702e527cfcc694d8b9fa1dec337.jpg. (Sputnik Italia)

Questi gli slogan con cui sono tornate oggi a protestare per le strade le donne afghane, che lamentano il fatto che l’Emirato Islamico stia allontanando le donne dalla società imponendo crescenti limitazioni. (Farodiroma)

Secondo un’inchiesta di Al-Jazeera, il capo dell’Isis-Khorasan è un giovane di una ricca famiglia, nato nel 1990 e laureato in ingegneria all’Università di Kabul. È inserito nella lista nera degli Stati Uniti dopo l’accertamento del suo ruolo nell’attacco contro l’aeroporto di Kabul nelle concitate giornate di fuga dalla capitale afghana. (PRESSENZA – International News Agency)