Manovra: salta l'incremento delle tariffe autostradali, ok al rinnovo della convenzione Mit-Anas per 50 anni
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Salta l’incremento dell’1,8% per il 2025, delle tariffe autostradali corrispondente all’indice di inflazione programmato nel Piano strutturale di bilancio 2025-2029 previsto in un emendamento dei relatori alla manovra. Il governo ha dato, infatti, parere di invito al ritiro all’emendamento dei relatori in materia. Via libera invece della commissione Bilancio della Camera a un emendamento della Lega, a prima firma del capogruppo Riccardo Molinari, che prevede che il ministero delle Infrastrutture «è autorizzato a sottoscrivere con Anas Spa una nuova convenzione unica» da approvarsi con decreto del Mit di concerto con il Mef. (Gazzetta del Sud)
La notizia riportata su altre testate
A questo fine è istituito presso la Presidenza del consiglio dei ministri un Fondo con una dotazione di 500.000 euro annui dal 2025. (Tiscali Notizie)
La proposta prevede un rinnovo fino a un massimo di 40 anni a fronte di un impegno dei concessionari a predisporre “piani straordinari di investimento pluriennale”. La proposta di allungamento delle concessioni a fronte di investimenti, ricalca quanto si sta cercando di proporre per le concessioni idroelettriche da diversi mesi. (Websim)
Dal primo gennaio i pedaggi saliranno dell'1,8%. L'aumento riguarderà quei concessionari i cui piani economico-finanziari, ossia lo schema degli investimenti che giustificano i costi applicati agli automobilisti, da approvare entro il fine anno. (L'HuffPost)
Aumentare le tariffe qui da noi sarebbe davvero una presa in giro, per ovvi motivi, con i disagi che si sopportano ogni giorno. Parliamo di autostrade. E’ in arrivo un aumento delle tariffe. Chi scrive non ha capito bene dove e come, ma è in arrivo. (IVG.it)
Tra questi, lo stop agli aumenti dei pedaggi autostradali, i fondi alle scuole paritarie che accolgono disabili, il via libera alla nuova convenzione Mit-Anas, l’istituzione dello psicologo nella scuola e l’aumento del fondo per il Trasporto pubblico locale. (Agenzia askanews)
E' evidente come questo aumento, spacciato dal Governo come un semplice automatismo legato all' inflazione, sia del tutto ingiustificato e giovi soltanto ai concessionari e ai Consorzi di servizi. Da un lato i concessionari continuano a offrire un servizio spesso non all'altezza di un Paese civile, né in termini di manutenzione e fruizione della rete stradale né in termini di aree attrezzate per gli autotrasportatori. (La Pressa)