Manovra, di quanto aumentano i pedaggi in autostrada nel 2025
Articolo Precedente
Articolo Successivo
Aumentano le tariffe autostradali nel 2025, anche se l'incremento è piuttosto contenuto: l'1,8%, in linea con l'inflazione prevista per l'anno prossimo. A stabilirlo è un emendamento alla manovra presentato nelle scorse ore che riguarda proprio i pedaggi e le società concessionarie delle autostrade. (Fanpage.it)
Se ne è parlato anche su altri media
L'obiettivo dell'esecutivo è chiudere i lavori entro domattina, alle 9.45, con il mandato al relatore. Il governo lavora alla messa a punto degli emendamenti dei deputati che saranno riformulati e che poi saranno sottoposti al voto. (la Repubblica)
Il 2025 riserverà, come ogni anno, un ritocco verso l'alto dei pedaggi autostradali. (Dueruote)
E' evidente come questo aumento, spacciato dal Governo come un semplice automatismo legato all' inflazione, sia del tutto ingiustificato e giovi soltanto ai concessionari e ai Consorzi di servizi. Da un lato i concessionari continuano a offrire un servizio spesso non all'altezza di un Paese civile, né in termini di manutenzione e fruizione della rete stradale né in termini di aree attrezzate per gli autotrasportatori. (La Pressa)
Mentre è ancora stallo in commissione Bilancio alla Camera sulla manovra del governo Meloni, in attesa del deposito da parte del governo dei nuovi emendamenti, sono però ormai dati per certi alcuni aumenti come quelli che riguardano le tariffe autostradali e l’addizionale comunale da applicare alla tassa di imbarco che riguarderà, chiarisce la relazione tecnica alla proposta di modifica, gli scali con volumi di traffico pari ad almeno 10 milioni di passeggeri annui. (Il Nord Est)
"Un regalo ai concessionari" I pedaggi autostradali aumenteranno dell'1,8%: è la percentuale prevista per il tasso di inflazione del 2025. Non è la prima volta che il governo interviene per stabilire direttamente l'incremento. (Primocanale)
Come molti si aspettavano, venerdì sera è spuntato un emendamento alla legge di bilancio che dispone la proroga per un periodo “non superiore a quarant’anni” delle concessioni per la distribuzione elettrica. (Istituto Bruno Leoni)