Parla Cecilia Sala, l'isolamento e gli interrogatori in carcere: «Mai saputo perché ero dentro». Il senso di colpa per la compagna di cella

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Dopo giorni di isolamento, un'altra donna è arrivata nella cella della giornalista: «Ci abbracciavamo, ridevamo. Provo un po' di senso di colpa per averla lasciata lì». Il racconto della giornalista della sua detenzione in Iran nel podcast Stories di Chora Media «Ad un certo punto ho visto il cielo e ho pianto di gioia». Sono queste alcune delle parole più toccanti pronunciate da Cecilia Sala nella prima puntata del suo podcast Stories, uscita oggi dopo il suo ritorno dall’Iran, dove per ventuno giorni è rimasta prigioniera nel carcere di Evin. (Open)

Su altre testate

Il 15 gennaio a Milano i giudici decideranno se concedere i domiciliari all’ingegnere iraniano Mohammad Abedini Najafabadi, ma pare ormai assodato che la richiesta di estradizione negli Usa sarà respinta e che alla fine sarà liberato: questo l’esito previsto per la vicenda Sala. (Il Nord Est)

Tronfi nello sciorinare nefaste profezie, assorti nelle loro elucubrazioni a tinte fosche, smentiti dai fatti. Benvenuti nel circolo bipolare dei gufi, quelli che gongolavano guardando le lancette dell'orologio spostarsi senza avere notizie del rilascio della giornalista Cecilia Sala. (il Giornale)

Cecilia Sala è stata liberata e è rientrata a casa per la grande soddisfazione di tutti anche di una comunità politica nazionale sempre divisa. (ilmattino.it)

Inrigo internazionale dietro il rilascio di Cecilia Sala e il ruolo di Abedini

Quella della liberazione della giornalista è una storia sui generis, da cui la premier finisce con l’uscire vinc… ROMA.«Sono qui solo per dirti che sei stata forte». (La Stampa)

Mentre molti temevano tempi lunghi, la svolta è arrivata ieri: la liberazione di Cecilia Sala è frutto di un lavoro di squadra. Il colpo di acceleratore c’è stato nella notte tra martedì e mercoledì. (Il Fatto Quotidiano)

Si chiude il capitolo della prigionia della cronista, ma la complessa vicenda che ha tenuto l'Italia col fiato sospeso e che ha portato alla sua liberazione non sarebbe ancora "del tutto conclusa": ed è soprattutto per questo motivo che fonti di governo continuano a predicare "massima prudenza". (Adnkronos)