"Ho chiesto la Bibbia, mai pensato sarei stata a casa oggi": Cecilia Sala racconta la prigionia in Iran
Articolo Precedente
Articolo Successivo
Il racconto di Cecilia Sala dopo la liberazione e il rientro in Italia dal carcere iraniano di Evin, dove è stata detenuta per tre settimane: "Ho chiesto una Bibbia. Presumevo che potesse essere un libro che ad Evin avevano in inglese. Avevo perso il senso del tempo, non sapevo più quando era giorno e quando era notte". (Fanpage.it)
Ne parlano anche altri media
Sono le 11.24 di mercoledì 8 gennaio quando Palazzo Chigi comunica il lieto fine del caso Cecilia Sala, annunciando l'imminente rientro in Italia dall'Iran della giornalista de Il Foglio e Chora Media, detenuta nel carcere di Evin a Teheran da 21 giorni. (Adnkronos)
Cecilia Sala è stata liberata e è rientrata a casa per la grande soddisfazione di tutti anche di una comunità politica nazionale sempre divisa. (ilmattino.it)
"Un successo rotondo del governo, dei servizi, dell'Aise. E insuccesso pieno di chi nella sinistra politica e mediatica fino a qualche ora prima diceva 'questo non funziona, quest'altro non funziona". (Liberoquotidiano.it)
Giorgia Meloni incassa da sola il suo più grande risultato da quando è al governo: tenendo testa agli Usa, in questo caso rafforza la sua leadership. (Il Nord Est)
Sono le prime parole di Cecilia Sala, la giornalista 29enne detenuta per 21 giorni nel carcere di Evin, in Iran, appena tornata a casa a Roma. Addirittura lampo, secondo alcune dichiarazioni politiche della maggioranza. (Virgilio Notizie)
È quanto confermato anche da Giorgia Meloni nel corso della conferenza stampa di giovedì, quando le è stato chiesto se la posizione dell’ingegnere iraniano Mohammad Abedini Najafabadi, accusato di aver collaborato nella fornitura di componentistica alla Repubblica Islamica per droni che hanno anche colpito e ucciso militari americani in Giordania, fosse stata chiarita in seguito all’accordo sulla giornalista del Foglio e Chora Media: “Per quello che riguarda Abedini il caso è al vaglio della ministero della Giustizia, c’è un vaglio tecnico e politico e secondo il trattato con gli Stati Uniti. (Il Fatto Quotidiano)