Scoppio di una Tesla a Las Vegas, testimone una famiglia parmigiana «tra fiamme e panico generale»
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Prima l'esplosione, così forte da sembrare un fuoco d'artificio. Poi un singolo scoppio, ancora più forte. Ed ecco, la gente in strada correre da tutte le parti, mentre una nube di fuoco e fiamme si innalzava a pochi metri, nel parcheggio fuori dalle Trump Towers. Ha visto gran parte della scena la famiglia parmigiana che, proprio in quel momento, si trovava all'interno del Trump hotel di Las Vegas: testimoni dello scoppio della Tesla di cui sta parlando tutto il mondo e su cui si sta ancora indagando. (Gazzetta di Parma)
Se ne è parlato anche su altri giornali
È l'esatto scenario su cui gli analisti dell'intelligence statunitense hanno lanciato diversi allarmi nell'ultimo anno, come emerge da alcuni documenti ottenuti in esclusiva da Wired US: tra i timori degli esperti rientrava proprio la possibilità che gli strumenti di AI vegano utilizzati da estremisti per prendere di mira infrastrutture fondamentali, prima fra tutte la rete elettrica. (WIRED Italia)
– Il soldato Green Beret (Forze speciali dell’esercito americano) in servizio attivo che, secondo le autorità, ha fatto esplodere un Cybertruck Tesla fuori dal Trump International Hotel di Las Vegas la scorsa settimana ha utilizzato l’intelligenza artificiale per pianificare l’esplosione. (Agenzia askanews)
Il tragico evento avvenuto a Las Vegas in cui una Tesla è esplosa causando la morte dell’autista ed il ferimento di altre persone, è stato progettato tramite l’utilizzo dell’intelligenza artificiale. (Autoappassionati.it)
All'interno del Trump hotel, lo scorso 1 gennaio, si trovava anche una famiglia di Parma. Il signor Pier Francesco, la moglie e la loro bambina di un anno si trovavano a Los Angeles per trascorrere una parte del loro viaggio natalizio, quando hanno udito una prima esplosione "così forte da sembrare un fuoco d'artificio" ha raccontato l'uomo, seguito da un'altra esplosione a distanza di pochi secondi. (il Giornale)
Proseguono le indagini sull’esplosione del Cybertruck davanti al Trump Hotel di Las Vegas. A una settimana dall’evento, la Polizia Metropolitana della città del Nevada ha condiviso alcune informazioni sull’inchiesta, evidenziando anche il ruolo avuto da ChatGPT nella preparazione dell’attentato. (DDay.it)
L'esplosione, che ha causato il ferimento di sette persone e la morte di una, sarebbe stata pianificata anche grazie all'ausilio di ChatGpt, ha affermato la polizia di Las Vegas. Matthew Livelsberger, il trentasettenne che ha causato la deflagrazione, si è poi tolto la vita sparandosi alla testa, probabilmente con la pistola utilizzata per innescare l'esplosione dei fuochi d'artificio e del materiale impiegato per l'esplosione. (Corriere della Sera)