Parthenope, prima epopea femminile di Sorrentino: "Mi sento più vicino alle donne"

Parthenope, prima epopea femminile di Sorrentino: Mi sento più vicino alle donne
Articolo Precedente

precedente
Articolo Successivo

successivo

Arriva il nuovo film di Paolo Sorrentino. Si chiama 'Parthenope' ed è un'epopea femminile senza eroismi, guidata dal desiderio di libertà, dall'amore per Napoli e dai sentimenti... Leggi tutta la notizia (Virgilio)

Ne parlano anche altri media

Prima di «andare in letargo come gli scoiattoli», perché l’inverno si avvicina ed è questa, a suo parere, l’unica cosa da fare adesso, Paolo Sorrentino regala al pubblico il suo Parthenope che, dopo il Festival di Cannes e le proiezioni di mezzanotte, arriva in sala: «È un film sentimentale sulle varie tappe della vita. (La Stampa)

È tante cose «Parthenope», la protagonista del nuovo film di Paolo Sorrentino: la metafora della città di cui porta il nome, il simbolo della sua dolorosa bellezza nata dalla spuma del mare, l'incarnazione seducente dello scorrere del tempo, che poi è il leit motiv sotterraneo del racconto, l'altalena bruciante di illusioni e malinconie che costella la vita di ciascuno di noi. (ilmattino.it)

«Mi sono chiesta se mi avrebbero riconosciuta. Non guardarsi allo specchio ti obbliga a cercare anche una verità interiore che viene fuori attraverso la voce e il corpo. Mi ha aiutato e mi è piaciuto moltissimo recitare con la maschera. (leggo.it)

Ecco la Napoli di Sorrentino sempre con "l'incredibile dietro l'angolo"

«Siamo stati bellissimi e infelici» dice Parthenope ripensando alla giovinezza. Interpretata da Celeste Della Porta (e da Stefania Sandrelli nell’età adulta), Parthenope è la protagonista del nuovo e omonimo film di Paolo Sorrentino (Corriere della Sera)

Parthenope nasce nelle acque del golfo, sirena, figura mitologica, fondatrice della città. Ma è anche una donna, seducente, libera, che, nata nel 1950, vediamo attraversare le varie fasi della vita fino ai suoi 73 anni. (QUOTIDIANO NAZIONALE)

Dopo È stata la mano di Dio, Paolo Sorrentino ha scelto di rimanere a Napoli. E di raccontarla ancora una volta, ma con un punto di vista diverso: «Dopo nove film con protagonisti maschili ho pensato che fosse ora di cambiare» dice il regista premio Oscar per La grande bellezza. (il Giornale)